Proseguono le indagini sul caso dei neonati seppelliti nel giardino di una villa di Vignale di Traversetolo (Parma) e per cui è agli arresti domiciliari Chiara Petrolini, la 22enne, che è accusata di omicidio premeditato del figlio partorito il 9 agosto e indagata per l’occultamento di un altro bebè nato nel maggio del 2023. Un’amica della giovane, secondo quanto riporta La Repubblica, ha raccontato agli inquirenti che la studentessa avrebbe subito una violenza sessuale pochi mesi prima di rimanere incinta del primo figlio.

Un abuso sessuale non denunciato. Il ragazzo sarebbe stato già identificato e sarà sentito da chi indaga. Negli interrogatori – non davanti al giudice per le indagini preliminari davanti al quale è rimasta in silenzio – l’indagata non ha parlato di episodio del suo passato. La giovane, al momento, è seguita da specialisti incaricati di definire un profilo.

Gli investigatori hanno acquisito i filmati delle farmacie di Traversetolo e dintorni per verificare se abbia mai acquistato farmaci per indurre il parto. Agli atti anche i filmati delle telecamere dell’aeroporto che hanno ripreso il momento in cui la ragazza, due giorni dopo aver sepolto in giardino il secondo figlio, è partita con i genitori per New York. Dopo la copia forense disposta dalla procura, è in corso l’analisi dei cellulari proprio dei genitori di Chiara, ancora indagati: se il contenuto consentirà di escludere la loro complicità nel progetto della figlia, quello che la procura ha definito un “disegno”. Due giorni fa dopo l’interrogatorio di garanzia l’avvocato Nicola Tria rispondendo a una domanda dei giornalisti se c’erano dei punti oscuri aveva detto: “Secondo me in questa storia qualche pezzo manca, non so a che cosa vi riferiate voi (giornalisti, ndr)”.

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