Per Matteo Salvini è un “genio innovatore“, Giorgia Meloni ha appena ricevuto dalle sue mani il Global Citizen Award, con tanto di foto che li ritrae mentre si scambiano sguardi d’elogio. Per Forza Italia, invece, Elon Musk è un “bandito fiscale“. Parola di Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del partito di Arcore. Intervistato da Affaritaliani.it, l’ex ministro berlusconiano si è scagliato contro l’ipotetica tassa sugli extraprofitti delle banche, notoriamente indigesta al gruppo di Segrate, azionista di Mediolanum. “Siamo contrari a nuove tasse a carico di chi già le paga. Ricordo, pochi lo sanno, che le banche già pagano una tassa supplementare rispetto agli altri. Invece tutto ciò che emergerà da intese con il governo, senza introdurre nuove tasse, con il confronto e il dialogo con le parti lo valuteremo quando sarà il momento”, ha detto Gasparri a proposito della prossima Legge di Bilancio.
Poi ecco l’attacco a Musk. “Se vogliamo parlare di tasse – continua Gasparri – bisogna tassare i giganti della rete che non pagano nulla, una vera vergogna. Sono banditi fiscali che tutto il mondo dovrebbe tassare e penso ad Amazon, Zuckerberg, Musk e tutti i giganti del web. Ci sono poi grandi gruppi, e non parlo delle banche, che grazie a una maggiore crescita economica aiutano anche lo Stato, perché più un’azienda fattura e più paga imposte. Sulle banche, ribadisco, si possono cercare tecnicalità fiscali a vantaggio del bilancio dello Stato ma senza introdurre nuove tasse”, conclude il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama. Una posizione, quella di Gasparri, che è completamente opposta a quella del leader della Lega e persino a quella della presidente del consiglio. E che per l’ennesima volta certifica la volontà di Forza Italia di sfilarsi dal coro unanime del centrodestra. Soprattutto quando si parla di tassare gli extraprofitti delle banche.