È stata archiviata l’indagine sul caso della 25enne allieva carabiniera della Scuola marescialli e brigadieri di Firenze, morta il 22 aprile scorso sparandosi un colpo di pistola all’interno della struttura. Come riporta il Corriere Fiorentino, la gip del capoluogo toscano Anna Liguori ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore Giacomo Pestelli: “Non sono ravvisabili gli estremi di alcuna condotta penalmente rilevante che abbia potuto determinare o rafforzare il proposito suicidario”, si legge nell’ordinanza, depositata il 14 agosto scorso. Secondo il pm, in particolare, “non è emerso alcun elemento che possa portare anche solo a ipotizzare che la ragazza sia stata vittima di qualsivoglia condotta maltrattante o persecutoria all’interno della scuola”, come invece denunciavano la famiglia e il sindacato dei carabinieri Unarma. Il fascicolo era stato aperto a modello 45, cioè senza indagati né ipotesi di reato.

Chi invece è finito nei guai per la vicenda è un giornalista, il cronista del Corriere Simone Innocenti, indagato per rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio – in concorso con uno o più pubblici ufficiali ignoti – per un articolo pubblicato il 17 maggio, dal titolo “Le ultime ore della carabiniera suicida alla Scuola marescialli, tutte le testimonianze nell’inchiesta”, in cui, si legge nel capo d’accusa, “rivelava notizie destinate a rimanere segrete (quali ad esempio il numero delle persone escusse dalle forze dell’ordine e il tenore delle dichiarazioni rese dalle stesse)”. Il 31 luglio la polizia giudiziaria, su ordine del procuratore Filippo Spiezia, ha perquisito la redazione del giornale e l’abitazione di Innocenti, acquisendo le copie forensi dei suoi computer e del suo smartphone. Il decreto di perquisizione, sottolinea il quotidiano fiorentino, è stato firmato da Spiezia il 24 luglio, due giorni dopo che lo stesso procuratore aveva sottoscritto la richiesta di archiviazione dell’indagine sul suicidio avanzata dal suo sostituto.

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