Rigore e poco sfarzo sono atteggiamenti riservati a certi ambiti della vita della Royal Family, perchè quando si tratta di mangiare, bere, vestire, guidare auto e andare a cavallo, il sangue blu fa la differenza e non si bada a spese
L’apparenza inganna e lo fa soprattutto quando i reali inglesi, tolta la corona ed i gioielli delle cerimonie ufficiali, si alzano dal trono e si mostrano in pubblico con indosso un’immagine di frugalità e parsimonia. Tutta apparenza, appunto, perchè la sostanza segue fedele la tradizione: “Una buona vecchia tradizione di curare le faccende di casa con lo stile tipico degli Hannover” la sintetizza la principessa Anna, ricordando le vere origini (tedesche) dei Windsor che cambiarono nome per salvarsi dalle decimazioni delle teste coronate europee dell’inizio del ‘900.
Rigore e poco sfarzo, dunque, sono atteggiamenti riservati a certi ambiti della vita della Royal Family, perchè quando si tratta di mangiare, bere, vestire, guidare auto e andare a cavallo, il sangue blu fa la differenza e non si bada a spese.
“A loro piace godersi tutto ciò che di meglio il denaro possa offrire” scrive il Daily Mail dopo aver ascoltato le indiscrezioni rivelate dall’esperto della casa reale, Brian Hoey. A loro discolpa, se vale, va aggiunto che si impegnano a chiedere ai servitori che andranno a fare acquisti “di strappare il miglior prezzo”, insomma di chiedere lo sconto.
Si comincia con i capricci ad alto tasso di sterline della regina Camilla, nota per essere stata una accanita fumatrice. “Quando fumava – spiega Hoey – i suoi camerieri dovevano mettere porta sigarette di argento in ogni stanza”.
Dovevano essere messi a portata di mano, con un fiammifero mezzo fuori dalla scatola per poter essere afferrato senza fare la fatica di cercare da accendere nel suo interno. Lei fumava persino mentre andava a cavallo. Non solo, se Camilla sta per andare a trovare qualcuno a casa, cinque minuti prima che lei arrivi, la sua guardia deve telefonare a chi li attente affinché all’arrivo la porta sia già aperta.
“La famiglia reale può non avere sempre ragione – ha continuato Hoey, ricordando gli anni nei quali lavorava al suo servizio – ma non ha mai torto”. Una freddura tipicamente inglese, ma i fatti restano e ai sovrani e ai loro discendenti non piace avere nulla che non sia il meglio che il mercato possa offrire. Non solo, chiunque si debba avvicinare al loro cospetto deve conoscere bene le regole di ingaggio, come quelle scritte a chiare lettere nelle sette pagine da imparare a memoria per chi deve entrare a Palazzo per intrattenere i reali.
Vietato appendersi o trascinarsi con barre di alcun tipo, nè infilarsi sotto ai tavoli, i papillon devono esser solo del tipo che si allaccia da sé (per non essere confuso con quello indossato dal re) e nessuno è autorizzato a rivolgere la parola ad alcuna testa coronata a meno che non gli venga fatta una domanda precisa. Il più antico negozio di libri di Londra, Hatchards, è “invitato” (e non può dire di no) a mandare a Palazzo le nuove pubblicazioni prima che queste vengano messe in distribuzione, solo nella versione con copertina rigida e sigillate, perchè a Buckingham Palace amano sentire l’effetto di un libro nuovo di zecca. E non una sola copia, perchè ogni reale deve poter trovare un libro pronto da leggere in ogni stanza, laddove un cameriere avrà già messo il segnalibro nella pagina giusta.
Mai confermato, (ma la voce è girata pesantemente) eppure pare che il principe Edoardo, abbia licenziato un maggiordomo perchè al suo arrivo a destinazione non si trovava davanti alla residenza ed il Duca ha dovuto aprirsi lo sportello dell’auto da solo.
Nessun reale va dal medico, ma sono i dottori e le infermiere a recarsi a domicilio per le visite. Re Carlo possiede almeno 60 abiti che costano più di 5.000 sterline l’uno, le camice tutte fatte su misura e valgono almeno 1.000 sterline ciascuna, e pare possederne almeno 200. La passione per la cravatte lo ha portato ad averne una scelta di 500, mentre esiste un valletto specializzato che gli lucida stivali e scarpe ogni giorno (nessun paio costa meno di 2.000 sterline). L’intimo, tutto rigorosamente di seta, viene invece lavato a mano appena il re smette di indossarlo perchè nulla di ciò che i sovrani indossano devono finire in lavatrice.