L’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è presentato questa mattina davanti al procuratore aggiunto, Giuseppe Cascini, titolare del fascicolo d’inchiesta relativo all’esposto presentato contro l’imprenditrice e influencer, Maria Rosaria Boccia. L’ex direttore del Tg2, Sangiuliano è da un lato, indagato dai pm romani per l’ipotesi di reato di peculato, e dall’altro vittima di lesioni e minaccia a corpo politico. Oggi il giornalista – accompagnato dal suo avvocato – è stato sentito per oltre 4 ore nella veste di parte offesa, per chiarire alcuni aspetti della sua denuncia. Maria Rosaria Boccia è indagata per minaccia a corpo politico dello stato e lesioni aggravate.
“Abbiamo illustrato alcuni aspetti della denuncia che abbiamo presentato nei confronti di Boccia così come richiesto dai pubblici ministeri”, ha detto Silverio Sica, legale dell’ex ministro della Cultura: “Gli inquirenti ora con scrupolo vaglieranno quanto abbiamo messo a loro disposizione: abbiamo massima fiducia nell’autorità giudiziaria“, ha sottolineato l’avvocato.
L’ex ministro è indagato per peculato in un procedimento connesso, per presunti viaggi che l’imprenditrice ha detto di aver fatto insieme con l’ex ministro, anche di lungo raggio e per eventi non legati al ruolo di Sangiuliano. Lo stesso ex ministro ha ribadito più volte che nessun euro pubblico è stato speso in favore di Boccia. Discorso simile per il reato di rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio, un’accusa che nasce sempre dalle parole della consulente che ha più volte affermato di essere stata coinvolta in riunioni organizzative in vista del G7. Nei giorni scorsi si era mossa anche la Corte dei Conti che ha aperto a sua volta un’indagine per valutare la presenza di eventuali danni erariali nella vicenda.