L’invasione del Libano da parte di Israele c’è già stata. Mentre la comunità internazionale chiede di abbassare la tensione e di non varcare con truppe di terra la Linea Blu, secondo il Wall Street Journal è già successo. Sottoterra. Come scrive il quotidiano finanziario americano, le forze speciali di Tel Aviv, negli ultimi mesi, hanno portato a termine una serie di incursioni all’interno dei tunnel di Hezbollah per colpire i membri del partito, le loro riserve di armi e, di conseguenza, cercare di indebolirli. E mentre il movimento sciita libanese piange il suo storico leader Hassan Nasrallah, secondo l’emittente N12 Israele ha avuto modo di uccidere anche l’altro capo, quello di Hamas: Yahya Sinwar. Operazione annullata per paura di uccidere gli ostaggi che, secondo Israele, il nuovo vertice del partito armato palestinese sta usando come scudi umani.
Il quotidiano statunitense ipotizza che dopo i raid mirati, sia quelli aerei che, appunto, sotterranei, lo ‘Stato ebraico‘ potrebbe preparare blitz di una portata maggiore già nel corso di questa settimana. Escludendo però un’invasione di terra vera e propria, anche per la presenza delle forze di interposizione delle Nazioni Unite sulla Linea Blu tra i due Paesi. Un’ipotesi, quest’ultima, che sfocerebbe in una nuova guerra del Libano, dato che anche il premier Najib Miqati ha fatto sapere di essere pronto a inviare l’esercito al Sud.
La rete di tunnel di Hezbollah è lunga complessivamente diverse centinaia di chilometri, secondo quanto riferito dall’esperto Tal Beeri al Times of Israel, e alcuni di essi portano direttamente in Israele. Ma molti di quei tunnel tattici furono scoperti e distrutti dalle Idf nell’operazione Scudo del Nord del gennaio 2019.