Politica

Lite tra Tajani e la Lega sulla vittoria dell’estrema destra in Austria: “Isolare rigurgiti neonazisti”. “Ridicolo”

“Ogni rigurgito neonazista va respinto”. Il vicepremier Antonio Tajani commenta così il risultato delle elezioni in Austria dove – prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale – ha vinto l’estrema destra del Partito della Libertà (FPOe). Il leader di Forza Italia auspica così “una forma di governo a guida popolare che escluda il Partito […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

“Ogni rigurgito neonazista va respinto”. Il vicepremier Antonio Tajani commenta così il risultato delle elezioni in Austria dove – prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale – ha vinto l’estrema destra del Partito della Libertà (FPOe). Il leader di Forza Italia auspica così “una forma di governo a guida popolare che escluda il Partito della libertà”: “Le battaglie politiche – insiste Tajani – si vincono sempre al centro per impedire che gli estremisti di destra e sinistra facciano danni”. Per Tajani “l’estrema destra da sola non è in grado di vincere, come si è visto anche in Francia” e “chi è in grado di governare è sempre al centro”.

Parole diametralmente opposte arrivano, invece, dall’altro vicepremier italiano. Matteo Salvini parla di un “bellissimo risultato” complimentandosi con il Partito della Libertà, alleato della Lega nel gruppo europeo dei Patrioti di Orban. Il leader del Carroccio si rivolge anche al collega: “Stamattina qualcuno parlava di nazismo: o c’è qualcuno che dorme male, che mangia pesante, perché non penso ci sia l’allarme neonazista in Francia, o in Germania, in Austria e in Olanda”. Per Salvini “quando i cittadini votano bisogna rispettare il voto popolare“. Una vera e propria divisione all’interno dei partiti di maggioranza. “È ridicolo definire l’Fpo nazisti”, dice Paolo Borchia, capodelegazione Lega al Parlamento europeo, riferendosi alle parole di Tajani. “Curiose ma lunari le analisi post-voto che arrivano dai partiti che da anni mal governano in Europa – afferma -. Quando le forze di establishment vengono sonoramente bocciate alle urne, iniziano a vedere fascisti e nazisti ovunque. Politicamente inaccettabile, a poche ore dalla commemorazione dell’eccidio di Marzabotto, parlare di fascismo e nazismo, utilizzando strumentalmente orrori” con una “pratica che appartiene alla sinistra senza argomenti. A decidere in Austria sono gli elettori, non Tajani“, attacca Borchia. Interviene anche l’europarlamentare Roberto Vannacci: “Questo voto non piace alla sinistra, che parla di ‘Giorno nero per la democrazia’. Come se fosse democratico solo il voto a sinistra. Strano il loro concetto di elezioni libere. Eccolo, il ‘Mondo al contrario‘: accusano tutti di fascismo, ma i veri antidemocratici, intolleranti e discriminatori sono loro”, ha detto il leghista Vannacci.

Ma tra le forze di governo c’è anche chi – come il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi – condivide il punto di vista di Tajani. “L’estrema destra è incompatibile con i valori del Partito Popolare Europeo ed in Europa non può e non deve esserci spazio per rigurgiti neonazisti“, ha dichiarato. “Senza allarmismi – ha aggiunto Lupi – è necessaria una seria analisi sulla crescita di questi movimenti, sulle cause della disaffezione di parte dell’elettorato e sui cambiamenti sociali e culturali che stanno attraversando i paesi del Continente. Agitare lo spauracchio della dittatura e dell’autoritarismo può servire a guadagnare qualche voto, ma non risolve il problema, che va affrontato nella sua complessità”, conclude il presidente di Noi Moderati.