“Molte novità della riforma della Giustizia non appaiono in parte conformi al disegno costituzionale”. È quanto afferma la segretaria dell’associazione dei magistrati Unicost, Maria Rosaria Savaglio, a margine di un convegno organizzato a Reggio Calabria dedicato al tema delle “intercettazioni telefoniche”. Un dibattito in cui i magistrati hanno contestato duramente la riforma Nordio. Per la presidente di Unicost Rossella Marro “il ministro è un magistrato in pensione che però si è un po’ allontanato dalla giurisdizione e da quelle che sono le problematiche che tutti i giorni noi incontriamo nelle aule di giustizia”.
Tra i temi caldi del convegno ci sono la separazione delle carriere, il bavaglio alla stampa e l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Su questo, secondo Marro, non si è tenuto in considerazione un “aspetto gravissimo” relativo “all’abuso di potere. È come dire alla politica fai quello che vuoi: se finora l’abuso d’ufficio ha rappresentato comunque una remora per i pubblici ufficiali, da oggi in poi ci sarà un via libera per qualunque tipo di abuso”.
Sul bavaglio alla stampa, secondo la presidente di Unicost, “i cittadini hanno diritto a essere informati e soprattutto hanno diritto a un’informazione che sia obiettiva. Vietare anche di riportare gli stralci delle ordinanze comporterà che sui giornali troveremo delle sintesi che poi chiaramente dipendono molto da chi opera questa attività. Alla fine avremo una conseguenza ancora peggiore rispetto al male che si intende curare”.
Un argomento che ha animato il dibattito è quello sulla separazione delle carriere su cui per il consigliere del Csm Antonino Laganà a repentaglio c’è la “visione costituzionale”. Se per il presidente di Unicost, la “fuoriuscita del pubblico ministero dall’ordine giudiziario comporterà una sottomissione dello stesso al potere governativo”, il componente del Consiglio superiore della magistratura ha lanciato addirittura l’allarme perché il pubblico ministero sarà trasformato in “un accusatore estraneo alla giurisdizione ed è pericoloso per i cittadini. Lo renderemmo un super procuratore, un super poliziotto sganciato dagli oneri della giurisdizione”