Manuel Bortuzzo, reduce dalle Olimpiadi di Parigi con in tasca la medaglia di bronzo per i 100 metri rana, è intervenuto nel salotto di “Verissimo” per confidare lo stato d’animo post premiazione a Silvia Toffanin. “Sentivo addosso la responsabilità di essere un modello positivo, di mostrare soltanto il bello della vita. – ha detto – Ho capito dopo quanto fosse importante invece raccontare quello che si sente davvero, in modo che le persone si possano ritrovare”.
Ma il percorso di Bortuzzo è stato lunghissimo da quella terribile sparatoria del febbraio 2019, dove ha perso l’uso delle gambe: “Mi sono sentito solo… Ho avuto dei brutti periodi, avevo paura di uscire. Dicevo agli altri che andavo ad allenarmi, ma poi non lo facevo rimanevo in casa, piangevo la notte, Dovevo essere una figura positiva per tutti, ma stavo malissimo. Non so cosa provo per le persone che mi hanno rovinato la vita…Ad oggi non lo so, porterei loro la medaglia delle Paralimpiadi”.
E infine: “Si può perdonare, anche se è solo una scusa per andare avanti. Non sapevo come far arrivare alle persone quello che provavo davvero. Devo accertare che una parte di me è morta e quella parte è attaccata a me. Come vivere con la morte appresso, ma non ha spezzato l’anima sono rimasto integro dentro”.
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