Muore all’età di 58 anni Dikembe Mutombo, l’ex cestista della Repubblica Democratica del Congo con un glorioso passato in Nba. Da tempo combatteva contro un tumore al cervello. Hall of Famer della lega americana, l’ex Atlanta Hawks – tra le altre – è stato uno dei giocatori più iconici degli anni ’90, nonché tra i migliori difensori di sempre: Mutombo vinse 4 volte il riconoscimento personale nel corso della sua carriera (oltre ad essere inserito per 6 stagioni nel miglior quintetto difensivo della stagione regolare). Dedito alla pallacanestro e alla società: nel 1997 aveva fondato la Dikembe Mutombo Foundation per migliorare le condizioni di vita della Repubblica Democratica del Congo. Ospedali, posti letto e nuove scuole per i più piccoli aperti grazie al suo contributo. Nel 2009 era diventato il primo ambasciatore globale della Nba, nominato dall’allora Commissario David Stern.

La sua carriera e il celebre gesto del “Not in my house”
18 anni nella Lega. Tra i giocatori più longevi di sempre. Scelto al draft dai Denver Nuggets ha trascorso cinque stagioni prima di spostarsi ad Atlanta. Quasi 1200 partite in Nba con una media di 9.8 punti, 10.3 rimbalzi e 2.8 stoppate a partita. Tra le altre, si ricordano le esperienze con le maglie di Philadelphia, New Jersey Nets, New York Knicks e infine Houston Rockets. Il suo punto di forza? La difesa. Grande difensore perimetrale e stoppatore d’élite: non a caso, è stato leader in questa specialità in 3 differenti stagioni. Entrato nella Hall of Fame nel 2015, Mutombo è stato un vero e proprio personaggio cult. Celebre il suo gesto con l’indice alzato dopo ogni stoppata, il famoso Not in my house entrato negli anni nel gergo della pallacanestro.

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