Thomas Edison aveva inventato la lampadina, José Mourinho un nuovo modo di protestare contro una decisione dell’arbitro. Passano gli anni, ma l’allenatore portoghese non cambia mai. Questa volta, però, lo Special One non sorprende a parole ma a gesti: durante la partita di Super Lig – massimo campionato turco – tra l’Antalyaspor e il “suo” Fenerbahce (vinta 0-2 dalla squadra allenata dal portoghese), il direttore di gara annulla il gol di Edin Dzeko del possibile doppio vantaggio al minuto 78. E Mourinho spiazza tutti.
Bastano il suo computer e una telecamera. Aspetta così l’inquadratura in primo piano per poter mostrare in diretta televisiva il fermo immagine dell’azione incriminata. Per una notte, Mourinho si traveste da VARista ma l’arbitro non la prende bene e lo ammonisce.
Jose Mourinho got booked for showing the TV Cameras the referee’s bad decision on his laptop pic.twitter.com/JLCKTsb0M7
— Troll Football (@TrollFootball) September 29, 2024
Mourinho non cambia mai
Vincente, ironico e anche polemico. Speciale e unico nel suo genere, nel corso della carriera José Mourinho in un modo o nell’altro ha sempre fatto parlare di sé. La singolare protesta in Turchia è solo l’ultima di alcuni atteggiamenti diventati cult. Della sua esperienza italiana con Inter e Roma, come dimenticare il gesto delle manette nell’anno del Triplete nerazzurre nella partita a San Siro contro la Sampdoria: un comportamento che gli era costato tre giornate di squalifica e 40mila euro di multa. E non solo: il gesto del telefono all’arbitro Luca Pairetto ai tempi dei giallorossi e quello del binocolo quando allenava il Real Madrid sono il suo marchio di fabbrica. Anche il gesto dell’ombrello, sempre in Spagna, non poteva mancare. Mourinho non cambierà mai.