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“Quadro da 10mila euro in cambio di favori”: il consigliere regionale Palmeri indagato nell’inchiesta sulle curve di San Siro

Ha ricevuto un quadro da 10mila euro e in cambio di alcuni favori. Almeno secondo i pm della procura di Milano che lo indagano per corruzione privata. C’è anche il politico Manfredi Palmeri tra le persone coinvolte nell’inchiesta sulle curve di Inter e Milan. A dare la notizia dell’indagine sul consigliere regionale e comunale è il Corriere.it.

Consigliere regionale in Lombardia e comunale a Palazzo Marino, Palmeri è finito nel registro degli indagati per il suo ruolo nella M-I Stadio srl, cioè la società di Inter e Milan che gestisce in concessione dal Comune gli spazi e le attività dello stadio Meazza a San Siro. Secondo la procura, avrebbe ricevuto utilità dall’imprenditore Gherardo Zaccagni per affidare alla sua società (la Kiss and Fly) la gestione dei parcheggi attorno allo stadio per i concerti della stagione del 2024. “Adesso io a Manfredi comunque gli ho comprato già il quadro è!! Sono 10.000 di quadro!!”, diceva Zaccagni, che è finito ai domiciliari per altre imputazioni. Secondo gli investigatori il quadro è un’opera dell’artista cinese Liu Bolin intitolato “Duomo, Milano“. Gli inquirenti hanno seguito una parente di Zaccagni (a sua volta imparentata coi titolari di una galleria d’arte) mentre si recava fino a casa di Palmeri con in mano il quadro. Ecco perché anche il politico ha subito la perquisizione degli investigatori, a caccia dell’opera d’arte, che è stata trovata e sequestrata.

Cinquant’anni, Palmeri è consigliere a Palazzo Marino dal 2001. Esponente di centrodestra (l’ultima rielezione è avvenuta nella lista del candidato sindaco Luca Bernardo), è stato anche presidente del consiglio comunale di Milano tra il 2006 e il 2011. Presidente della Commissione di inchiesta su Expo 2015, nel 2023 è stato eletto in Consiglio regionale con la lista di Letizia Moratti.