Luca Campana – l’uomo rimasto ferito la notte di Capodanno da un colpo di pistola partito dalla pistola del deputato Fdi Emanuele Pozzolo – ha ritirato la querela nei confronti del parlamentare. Il 31enne, genero del caposcorta del sottosegretario alla Giustizia, rimase ferito a una gamba per lo sparo avvenuto nella pro loco Rosazza (Biella). È stato trovato un accordo economico e per mercoledì 9 ottobre, in tribunale a Biella è fissata l’udienza davanti al gup. “Siamo soddisfatti, ci stavamo lavorando da tempo”, commenta l’avvocato Marco Romanello, legale di Campana. Campana ha quindi rimesso la querela per lesioni, rimangono in piedi a carico di Pozzolo le accuse per il reato di esplosioni pericolose e per aver portato in giro un’arma da collezione caricata con munizioni da guerra. Sulla mediazione e sulla cifra per il risarcimento del danno c’è una clausola di riservatezza.
L’intesa tra le parti arriva a circa una decina di giorni dalla prima udienza preliminare, dove il deputato di Fratelli d’Italia, sarà difeso dall’avvocato Andrea Corsaro.
Pozzolo, che si era presentato alla festa alla sede della Pro Loco, organizzata dalla sindaca Rosazza, Francesca Delmastro, sorella di Andrea, sottosegretario alla Giustizia, anche lui presente, ha sempre dichiarato di non essere stato lui a sparare. Pozzolo, lo scorso maggio, Pozzolo aveva fornito ai pm la sua versione. La versione del ferito (che aveva denunciato il deputato quattro giorni dopo il fatto) era stata ritenuta attendibile dagli inquirenti, anche perché confermata dai risultati della perizia balistica disposta dalla Procura.