Missili e droni sono stati lanciati sull’Ucraina dalle forze armate russe nella notte. Come riferisce l’agenzia Unian, l’allerta aerea è scattata in quasi tutte le regioni. Inoltre è segnalata anche l’attività dell’aviazione tattica russa in direzione sud-est. Molti droni sono stati avvistati nei pressi della capitale Kiev, dove la difesa antiaerea è al lavoro e i residenti della città sono invitati a rimanere nei rifugi. Altre città interessate dal raid sono Zhytomyr, Kryvyi Rih, Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kirovohrad, Vinnytsia, Odessa e Mykolaiv.

A Kiev si sono verificate numerose esplosioni, provocate dai sistemi di difesa aerea entrati in azione per neutralizzare i droni, provenienti sia da sud sia da nord. Lo ha comunicato – come riporta Ukrinform – l’amministrazione militare della città. Il sindaco Vitalii Klitschko è intervenuto su Telegram per invitare gli abitanti a restare nei rifugi. L’allarme aereo è stato revocato alle 6.09 (ora locale). Kiev è stata sottoposta nella notte a un massiccio attacco di droni russi. I velivoli senza pilota sono stati tutti neutralizzati dalle forze di difesa aerea. “Come durante gli ultimi attacchi – ha riferito su Telegram Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare della città -, il nemico ha utilizzato nuovamente gli uav d’attacco Shahed, a ondate e da diverse direzioni. L’allerta nella capitale è durata più di 5 ore. I mezzi di difesa aerea hanno neutralizzato i droni. Non ci sono stati né danni alla città e né vittime”.

Mosca sembra aver rafforzato l’offensiva. Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito che nelle ultime ore sono stati registrati ben 165 scontri sul campo di battaglia, più di un quarto dei quali sull’asse Pokrovsk, nel Donbass. Secondo l’aggiornamento, ieri le truppe russe hanno effettuato 73 attacchi aerei contro le posizioni delle forze ucraine e i centri abitati, utilizzando 124 bombe aeree guidate e 7 missili. Inoltre, i russi hanno effettuato più di 4.700 attacchi, tra cui 179 attacchi MLRS, e hanno utilizzato più di 1.700 droni kamikaze.

“La verità è dalla nostra parte. Tutti gli obiettivi prefissati saranno raggiunti”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un videomessaggio diffuso in occasione del secondo anniversario dell’annessione di 4 regioni ucraine da parte della Russia. Nella retorica del regime russo il 30 settembre 2022 è stato il “Giorno della riunificazione“, il giorno dell’annessione dei quattro territori ucraini dove nei giorni precedenti si era tenuto un referendum giudicato una “farsa” da Kiev e dalla comunità internazionale. Con una solenne cerimonia al Cremlino, Putin aveva siglato i trattati di adesione alla Federazione russa delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.

Nel frattempo continuano anche le operazioni di Kiev. Un soldato è rimasto ucciso e un’altra persona ferita in Russia in un attacco dell’Ucraina compiuto con un drone nella regione di Belgorod. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, citando il governatore Vyacheslav Gladkov. “Il villaggio di Oktyabrsky, nel distretto di Belgorod, è stato attaccato dai droni delle Forze armate ucraine. Un combattente della nostra autodifesa è stato ucciso mentre svolgeva missioni di combattimento”, ha scritto Gladkov su Telegram, aggiungendo che un civile è rimasto ferito.

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