Ci sono parecchi esponenti del governo, alcuni giornalisti d’area e c’è pure una imperdibile lectio di Vittorio Sgarbi. Ma soprattutto c’è l’ex ministro Gennaro Sangiuliano, alla prima uscita pubblica dopo le dimissioni e di nuovo al centro delle cronache dopo l’interrogatorio di quattro ore sul caso Maria Rosaria Boccia.

Tutto ciò accadrà venerdì e sabato a Roma per volontà di Nazione Futura (il movimento fondato da Francesco Giubilei) e Fondazione Tatarella, che hanno organizzato la terza edizione della kermesse “L’Italia di conservatori”. Tra venerdì e sabato all’Hotel Quirinale sfileranno diversi membri dell’esecutivo, tra cui Luca Ciriani, Adolfo Urso, Claudio Durigon, Maurizio Leo e Giuseppe Valditara. Prevista anche la presenza dello storico leader An Gianfranco Fini, che dialogherà con Luciano Violante.

L’evento più atteso è però quello di sabato mattina alle 11:30, quando al panel “Cultura e libertà contro ogni egemonia” interverranno lo stesso Giubilei con Sangiuliano, insieme ad altri ospiti. Vista la presenza sul palco di alcuni giornalisti, come Claudio Velardi e Francesco Specchia, è lecito pensare che già durante il panel l’ex ministro potrebbe dover rispondere a qualche domanda sulla relazione con Boccia. Ma in ogni caso, essendo l’evento aperto alla stampa, è verosimile che l’evento sarà un primo “ring” per Sangiuliano dopo lo scandalo che lo ha portato alle dimissioni. Se si troverà bene, magari deciderà di tornare all’Hotel Quirinale anche il giorno successivo, domenica, per assistere alla lectio “Arte e Fascismo” di Vittorio Sgarbi. Difficile, visto il rapporto non proprio amorevole tra i due. Ma segno anche che il critico, un altro “costretto” alle dimissioni (era sottosegretario alla Cultura), gode ancora di buon credito nella galassia della destra.

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