Cronaca

Morto Francesco Merloni: guidò l’Ariston e fu anche due volte ministro e parlamentare

È morto Francesco Merloni, che nella sua vita è stato parlamentare, ministro, capitano d’industria. Il 17 settembre scorso aveva festeggiato i 99 anni, tutti ruotati attorno a Fabriano e all’Ariston, azienda fondata dal padre Aristide. Negli anni ’50 iniziò a lavorare nell’azienda di famiglia. Entra in Parlamento, per la prima volta e come senatore, nel 1972 con la Democrazia Cristiana ed è poi stato rieletto anche in altre sei legislature, cinque alla Camera e un’altra al Senato.

Nel primo governo presieduto da Giuliano Amato viene nominato ministro dei Lavori pubblici, giurando il 28 giugno 1992 nelle mani del neo-Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Con la caduta di Amato e l’incarico al Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi, Merloni è stato confermato ministro fino alla fine del governo Ciampi. Sua la cosiddetta Legge Merloni, una radicale riforma del sistema degli appalti pubblici, realizzando anche la trasformazione dell’Anas in Ente pubblico economico.

Con la scomparsa della Dc, Francesco Merloni si iscrisse al gruppo parlamentare dei Popolari democratici. Alle elezioni primarie del Partito Democratico nel 2007 dichiara di sostenere la candidatura di Enrico Letta, amico personale di lunga data di Merloni, a segretario del Pd. Fu anche grande amico dell’ex premier Romano Prodi. Accanto alla sua esperienza politica, ha proseguito la sua seconda vita di successo, da capitano d’industria.

Nello stabilimento di Matelica ha iniziato a produrre bombole e serbatoi per il gas, quindi a Castelraimondo i pannelli fotovoltaici per scaldare l’acqua, a Fabriano gli scaldabagni. In pochi anni nasce Merloni Termosanitari, poi divenuta Ariston Group specializzata in impianti di riscaldamento e climatizzazione. Una multinazionale presente con siti in 17 nazioni, complessivamente sono 29, e che ha chiuso il bilancio 2023 con 3,1 miliardi di euro di ricavi, 212 milioni di euro di utile netto. Gruppo quotato alla Borsa di Milano dal 2021 e quel giorno Francesco Merloni, con suo figlio Paolo a cui nel 2011 aveva passato le redini di Ariston, era presente per suonare la campanella.