Mondo

Ucraina, bombe di Mosca sul mercato: sei vittime. Diserzioni e morti: anche per Zelensky la situazione al fronte è “molto difficile”

È lo stesso presidente ucraina a confermarlo: “La situazione sulle prime linee è molto difficile“. Volodymyr Zelensky lo ha detto lunedì sera dopo un incontro con lo Stato maggiore dove sono stati presentati i rapporti dei vari fronti del campo di battaglia. Ne è consapevole anche il nuovo Segretario della Nato, Mark Rutte che – […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

È lo stesso presidente ucraina a confermarlo: “La situazione sulle prime linee è molto difficile“. Volodymyr Zelensky lo ha detto lunedì sera dopo un incontro con lo Stato maggiore dove sono stati presentati i rapporti dei vari fronti del campo di battaglia. Ne è consapevole anche il nuovo Segretario della Nato, Mark Rutte che – nella sua prima conferenza stampa al quartier generale dell’Alleanza atlantica – ha fatto presente che “la situazione attuale” in Ucraina “chiaramente non è facile“, ribadendo comunque che Kiev “resta una priorità” per la Nato. Così mentre proseguono i raid russi (con 6 morti per un bombardamento a Kherson) e Mosca annuncia nuove conquiste nell’Ucraina orientale, Zelensky e lo Stato maggiore provano a correre ai ripari: “Sono state discusse diverse questioni chiave. La prima è la gestione delle brigate“, ha dichiarato il presidente ucraino.

Sul fronte, infatti, i problemi sono tanti. Lo racconta un reportage del Financial Times dal titolo “Le nuove reclute di fanteria ucraine ‘si bloccano’ di fronte all’assalto russo”. Al centro vi sono le preoccupazioni per i nuovi coscritti: di “età avanzata” con una “formazione inadeguata” e morale in calo. Tanto che crescono sempre più le diserzioni e molti dei nuovi arrivati sulle linee del fronte vengono facilmente feriti e uccisi durante i combattimenti con i russi. Alcuni colpiti dal fuoco nemico proprio mentre si danno alla fuga. Le nuove forze non sono in grado di fare quello che militari qualificati e veterani sono riusciti a fare nei mesi precedenti. Il Financial Times sottolinea che le truppe ucraine e i loro comandanti sono sempre più preoccupati, soprattutto per la qualità delle nuove reclute e la velocità con cui vengono ferite o uccise in combattimento o abbandonano le loro posizioni. A tutto vantaggio delle forze russe.

Il comandante di batteria del 21° battaglione, Mykhailo Temper, sottolinea al quotidiano britannico che “gli stessi istruttori non hanno una vera esperienza di battaglia, quindi non insegnano alle nuove reclute ciò che devono sapere per combattere e, cosa più importante, per restare in vita”. Altri comandanti sottolineano invece che a causa della carenza di munizioni le nuove truppe raramente si esercitano con proiettili veri: “Alcuni di loro”, viene fatto presente, “non sanno nemmeno come tenere i fucili“. La legge sulla leva obbligatoria non ha prodotto i frutti sperati. Sul campo di battaglia servono sempre più uomini anche perché il panico diffuso tra le nuove reclute aumenta le diserzioni. Secondo l’ufficio del Procuratore generale, citato da Kyiv Post, dal 2022 sono stati avviati più di 60.000 procedimenti penali per abbandono non autorizzato di un’unità o diserzione, e quasi la metà dei casi si è verificata proprio nel 2024.

Intanto le notizie di giornata dal fronte parlano di sei vittime nel centro di Kherson, in un bombardamento russo che questa mattina ha colpito l’area di un mercato: “Gli occupanti hanno attaccato il mercato nel centro di Kherson. Sono stati attaccati i punti vendita dove gli abitanti di Kherson compravano o vendevano prodotti la mattina”, ha scritto il capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, Oleksandr Prokudin, in un messaggio su Telegram. Un morto e nove feriti, invece, sono stati registrati nella città di Zaporizhzhia in un attacco russo. Le forze di Mosca, secondo quanto reso noto dal capo dell’amministrazione regionale, Ivan Fedorov, hanno preso di mira i quartieri residenziali e le infrastrutture nel distretto di Komunar della città con sei bombe aeree guidate. E il ministero della Difesa di Mosca sostiene di aver preso il controllo di due paesini dell’Ucraina orientale: Vishneve, nella regione nord-orientale di Kharkiv, e Krutyi Yar, nella regione sud-orientale di Donetsk. Krutyi Yar si trova a 13 chilometri da Pokrovsk: città verso la quale sembrano puntare le forze armate russe e dalla quale sono state evacuate migliaia di persone. Prima dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, Pokrovsk contava circa 60.000 abitanti ed è ora considerata uno snodo logistico importante per le forze ucraine.