Televisione

“In venticinque puntate la Rai ha sborsato 1.258.000 euro. Il doppio rispetto allo scorso anno con Amadeus”: Dagospia esamina “i pacchi” di Affari Tuoi

Il sito diretto da Roberto D'Agostino lancia una domanda finale: "Solo un caso o un modo per aiutare De Martino che ha firmato con la Rai un contrattone tra gli otto e i nove milioni di euro?"

Affari Tuoi” si conferma una Ferrari televisiva. Tornata al successo con il restyling di Amadeus, la guida è ora affidata, dopo l’uscita dell’ex conduttore di Sanremo dal servizio pubblico, a Stefano De Martino. Ogni sera circa 5 milioni di telespettatori si divertono a giocare con i “pacchi”, tra le chiamate del dottore, le offerte e la regione fortunata.

Una stagione fortunata, non solo dal punto di vista auditel, perché dal 2 settembre i telespettatori hanno assistito a numerose vincite e giovedì scorso i concorrenti hanno portato a casa anche il premio più alto di 300 mila euro. Un “fenomeno” segnalato sui social, con ironia e preoccupazione per le casse di Viale Mazzini, ma soprattutto da Dagospia al grido di “qui pacco ci cova”.

Dopo aver ricordato l’ascesa e il potere dell’ex ballerino di Amici, ha fatto i conti in tasca alla trasmissione prodotta da Endemol Shine, arrivando a una conclusione: si vince il doppio. “In venticinque puntate la Rai ha sborsato 1.258.000 euro, in media 50 mila euro a puntata. Il doppio rispetto allo scorso anno con Amadeus“, fa sapere il sito diretto da Roberto D’Agostino che si sofferma anche sulla tempistica, da domenica 22 settembre, giorno del debutto sul Nove di “Chissà chi è“, su Rai in sette puntate sono stati vinti 644.000 euro.

C’è chi si appella solo a un periodo fortunato e chi chiama in causa la statistica. Dagospia lancia una domanda finale: “Solo un caso o un modo per aiutare De Martino che ha firmato con la Rai un contrattone tra gli otto e i nove milioni di euro?”. Da Viale Mazzini al momento non si registrano commenti. Se ne occuperà “Striscia la notizia” che da anni si sofferma sul meccanismo del game show e sulle “strane coincidenze”?