Politica

“Italia Viva è casa mia”, ma dopo un anno la deputata Isabella De Monte ci ripensa: va in Forza Italia. E’ il suo 4° partito in 5 anni

“Sono contenta di essere tornata a casa” disse quando approdò in Italia Viva, un anno esatto fa. Il tempo di appendere il cappotto all’attaccapanni e lasciare il mazzo di chiavi nello svuota-tasche che la deputata Isabella De Monte si riprende tutto e se ne va, un po’ come il celebre meme del padre di Homer Simpson. “La mia casa è sempre stata questa” disse De Monte il 21 settembre 2023 quando comunicò, festante, di aver lasciato Azione per aderire a Italia Viva. Ora De Monte rimette in moto e si sposta dentro Forza Italia, almeno per ora: la sua deriva dura da qualche anno, alla ricerca di un porto sicuro. L’ultimo che ha scelto è il quarto partito in 5 anni.

Avvocata, udinese di Pontebba, un paese vicino al confine con Austria e Slovenia, la sua carriera politica è iniziata con le parlamentarie organizzate dal Pd nel 2013 in vista delle elezioni politiche, quelle “non vinte” sotto la guida di Pierluigi Bersani. Renziana di ferro, non è la prima volta che cambia partito con la tutela del seggio già conquistato. Anzi, nel 2019 fu rieletta al Parlamento di Strasburgo e dopo 5 mesi – insieme a Carlo Calenda – abbandonò il Pd per fondare Azione. Grazie al listone Azione-Italia Viva è rientrata nel Parlamento italiano nel 2022 e ora dall’opposizione passa in maggioranza, che è un ambiente sempre un po’ più comodo.

In un anno ha abbandonato prima Azione e poi Italia Viva: ora è maturato il momento di Forza Italia. “Con questa adesione si concretizza la sintonia che ormai si era creata a livello parlamentare – dice – e, adesso, anche a livello territoriale, attorno ai valori dell’europeismo, garantismo e pragmatismo che sono i miei e che un partito come Forza Italia incarna”. E il partito berlusconiano gongola: “La conosco sin dalla sua prima esperienza come eurodeputata a Bruxelles – esulta il vicepremier Antonio Tajani -. Certo che le sue competenze e capacità saranno un valore aggiunto per la nostra azione in Parlamento”. Gli azzurri a Montecitorio ora salgono a 48 dopo essere partiti da quota 44. La grande forza del centro: essere sempre al posto giusto nel momento giusto.