Da poco rientrata da New York, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a palazzo Chigi Larry Fink, presidente e amministratore delegato del colosso statunitense della finanza BlackRock. Nel corso del colloquio si è discusso dei possibili investimenti in Italia nell’ambito dello sviluppo di “data center” e delle correlate infrastrutture energetiche di supporto. Meloni ha prospettato inoltre a Fink opportunità di investimento nel campo delle infrastrutture nazionali di trasporto (leggi Autostrade, oggi al 51% di Cdp, ndr) e in altri settori di natura strategica.

È stato concordato come immediato seguito operativo la costituzione di un ristretto gruppo di lavoro, coordinato da palazzo Chigi, dedicato all’attuazione dei progetti da sviluppare in collaborazione. Tra questi pure un coinvolgimento della società statunitense nei progetti di ricostruzione in Ucraina di competenza italiana.

Blackrock è un “mostro” della finanza internazionale, gestisce un patrimonio di 10mila miliardi di dollari, il valore del Pil di Germania e Giappone messi insieme, ed è tra i primi azionisti di gran parte delle grandi aziende occidentali, Italia inclusa. L’ultima operazione è l’ingresso con una quota del 3% in Leonardo, principale gruppo italiano dell’aerospazio e degli armamenti. Del resto Blackrock è tra i primi azionisti di tutti i big dell’industria bellica, da Lockheed Martin a Raytheon Technologies e Northrop Grumman.

Prima di vedere Meloni, Fink ha avuto un incontro con l’amministratore dei Enel (controllata al 23,6% dallo Stato e di cui Blackrock possiede il 5%, ndr) Flavio Cattaneo con cui si è discusso di data center. Attraverso varie entità, Blackrock è azionista pure di Snam (poco meno del 5% cumulativo), di Terna (5%), di Saipem (0,6%), di Prysmian (5%), di Stm (0,6%), di Tenaris (1,8%) e di Italgas (3,7%). In fatto di infrastrutture, strategiche o quasi, è bene ricordare che un altro grosso attore statunitense, il fondo Kkr ha comprato la rete fissa di telecom Italia per 22 miliardi di euro.

Blackrock è anche il primo azionista di Unicredit (7%) ed è il terzo di Commerzbank (7,3%). Blackrock può quindi giocare un ruolo importante nell’ipotetica acquisizione o fusione delle due banche. Pur precisando di non voler commentare nello specifico la situazione delle due banche Fink ha affermato che “L’ Europa ha bisogno di rafforzare il sistema del mercato dei capitali e ha bisogno di un sistema bancario più unito”. La società Usa possiede anche il 5% di Intesa Sanpaolo.

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