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L’ex presidente iraniano Ahmadinejad ammette: “Il Mossad ha infiltrato i vertici dei nostri servizi segreti per dieci anni”

Il capo dell’unità segreta di Teheran specializzata nel controspionaggio contro Israele era, in realtà, un agente del Mossad sotto copertura, e aveva reclutato almeno altri 20 agenti infiltrati dentro i servizi.

A rivelare l’ampia infiltrazione dei servizi israeliani nell’apparato di sicurezza iraniano è stato l’ex presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, in carica fino al 2013.

In un’intervista al canale turco della Cnn, lunedì, l’ex numero due della Repubblica islamica ha raccontato che nel 2021 ha avuto la certezza del fatto che il responsabile delle operazioni di intelligence di Israele in Iran lavorava in realtà per Tel Aviv, insieme ad altri 20 agenti almeno. Secondo il racconto dell’ex presidente, questi agenti erano responsabili di un numero significativo di operazioni di intelligence all’interno dell’Iran, tra cui il furto di documenti relativi al programma nucleare iraniano e l’eliminazione di diversi scienziati nucleari iraniani.

I servizi di intelligence iraniani hanno istituito una speciale unità destinata a contrastare le attività del Mossad nel loro Paese. Ma ora si scopre che gli agenti israeliani erano già infiltrati anche nella stessa unità.

La rivelazione aggiunge un tassello alla comprensione dell’intricata serie di eventi che ha caratterizzato lo scontro indiretto tra Israele e Iran almeno negli ultimi mesi, a partire dal 7 ottobre. A cominciare dall’uccisione del leader di Hamas Ismail Hanyieh a Teheran questa estate, assassinato da una bomba piazzata all’interno di una casa sicura sorvegliata dalle Guardie rivoluzionarie. Ma il dettaglio spiega anche perché i servizi iraniani non siano apparentemente riusciti a scoprire la sofisticata operazione del Mossad sui cercapersone e i walkie talkie comprati da Hezbollah, modificati con batterie esplosive e fatti detonare due settimane fa in Libano. Operazione che oggi appare come il primo atto dell’offensiva dell’Idf contro la milizia sciita alleata dell’Iran.

“Israele ha organizzato operazioni complesse all’interno dell’Iran. Hanno potuto ottenere rapidamente informazioni. In Iran non si parla ancora di questo. L’uomo che era a capo dell’unità in Iran contro Israele era un agente israeliano”, ha detto Ahmadinejad nell’intervista a Cnn Turk.

Nell’intervista l’ex presidente addossa a questi infiltrati israeliani la colpa dell’ondata di omicidi degli scienziati nucleari iraniani tra il 2012 e il 2020, operazione che ha rallentato pesantemente lo sviluppo del programma atomico di Teheran.

Nel 2022 l’ex consigliere iraniano per la sicurezza e l’intelligence Ali Younisi aveva già ammesso che “il Mossad si è infiltrato in molti dipartimenti governativi negli ultimi dieci anni, a tal punto che tutti gli alti funzionari del Paese dovrebbero temere per la propria vita”. Younisi ha servito sotto la presidenza del successore di Ahmadinejad, Hassan Rouhani.