Tutti gli indicatori sull’attività dell’industria italiana segnalano tempesta. La produzione cala da 18 mesi consecutivi, il fatturato da 16. Vanno male ordini e giacenze, l’export regge ma oggi piomba sulle previsioni un altro dato fosco. A settembre l’indice Pmi (monitora gli orientamenti dei responsabili degli acquisti delle aziende) sul settore manifatturiero italiano è sceso a 48,3, da 49,4 di agosto, dove 50 fa da soglia tra contrazione e fase espansiva.
La contrazione, spiega la nota, si è estesa al sesto mese consecutivo e si è intensificata per il forte calo di tre dei cinque componenti del Pmi: produzione, nuovi ordini e giacenza degli acquisti. La debolezza della domanda è la causa principale di questo peggioramento. Sia gli ordini totali che quelli esteri sono calati a settembre con dei tassi elevati e più rapidi. Le deboli condizioni della domanda hanno inoltre influenzato i piani di produzione dei manifatturieri. I livelli produttivi sono calati ad un tasso elevato e più veloce rispetto ad agosto.
Un altro brutto segnale viene da Ucimu, associazione che riunisce le industrie delle macchine utensili, robot e automazione, che ha abbassato le sue previsioni sul 2024. Quest’anno, spiega Ucimu, la produzione calerà del 6,2%, a 7,1 miliardi di euro. L’export manterrà un buon passo crescendo ancora e attestandosi a 4,4 miliardi, il 4,4% in più rispetto al 2023. Sul risultato complessivo della produzione italiana di settore pesa la grande debolezza del consumo interno che, secondo le stime appena rielaborate, dovrebbe ridursi, del 25,9%, a 4,3 miliardi, impattando sulle consegne dei costruttori italiani, che si fermeranno a 2,7 miliardi (-19,5%), e sulle importazioni (-34,8%).
Dal mercato dell’auto, infine, sono giunti pessimi dati sulle immatricolazioni di settembre: meno 10% in generale e meno 34% per Stellantis. Difficile che speranze arrivino dal viaggio del ministro competente Adolfo Urso che si è recato in Kenya per la sesta volta per approfondire “questioni di cooperazione economica e industriale, anche in ambito digitale e dello spazio“