Madri che piangono i figli appena nati uccisi sotto le bombe, bambini feriti e in stato di shock all’interno degli ospedali e delle case distrutte, padri affranti che escono in lacrime dalle tende dove vengono stipati i corpi delle vittime. Sono alcune delle immagini che compongono 30 seconds from Gaza, libro a fumetti dell’artista palestinese Mohammad Sabaaneh, pubblicato di recente dalla casa editrice Mesogea. Trenta secondi è la durata dei video pubblicati dagli abitanti di Gaza sui social network, tanto basta per aprire una finestra sull’inferno. Le foto e i video, condivisi coraggiosamente da giornalisti e attivisti palestinesi nel corso dell’ultimo anno, hanno permesso di smascherare la brutalità dei massacri israeliani e di mostrare la realtà di un popolo sotto attacco.

A tre anni dall’uscita negli Stati Uniti di Power Born of Dreams: My Story is Palestine, prima graphic novel di Sabaaneh, pubblicata in Italia con il titolo Racconto Palestina (Mesogea), 30 seconds from Gaza documenta il massacro in atto a Gaza dall’8 ottobre 2023. Il nuovo fumetto, che racconta l’occupazione israeliana in corso in Palestina da oltre 75 anni, comprende 99 tavole realizzate, in digitale e con disegni a china, su carta di risulta e con colori di fortuna (caffè, inchiostro diluito e altri materiali).

Il libro, tradotto da Enrica Battista con una prefazione di Ilan Pappé e Nadia Nasser-Najjab, nasce dall’idea di catturare l’istante. “I disegni in stile cubista – scrive Pappé – non possono essere toccati da nessun gigante di internet o dagli israeliani. La loro presenza permanente sarà fondamentale per le generazioni a venire che sceglieranno di ricordare o dimenticare grazie a queste opere”.

Il focus di questo libro è documentare ciò che sta accadendo a Gaza per impedire che le immagini amatoriali pubblicate sul web cadano nell’oblio, ignorate e cancellate dalla memoria collettiva, che spesso è subordinata alle policy stabilite dalle piattaforme digitali e dai social media. “L’obiettivo iniziale non era scrivere un libro – spiega Sabaaneh – l’idea era generare una reazione alla guerra e al genocidio contro il popolo palestinese. Quando ho iniziato a lavorare a questo progetto pensavo che non fosse possibile guardare solo 30 secondi della vita intera di una persona che subisce le atrocità che accadono a Gaza. Ritengo che questi video debbano essere archiviati e documentati conservandoli per il giudizio della Storia”.

La maggior parte dei video postati dagli abitanti di Gaza sui social sono stati eliminati e tanti account sono stati bloccati. “I social – afferma Sabaaneh – cancellano questo genere di contenuti per coprire i crimini di Israele, per questo è importante salvare i video, le foto e i reel che vengono pubblicati su Facebook e Instagram dai palestinesi di Gaza”. Nell’agosto di quest’anno Sabaaneh ha ricevuto il Premio EWK, istituito in Svezia nel 2000 in memoria dell’illustratore Ewert Karlsson, assegnato ad artisti che si sono distinti per l’impegno nel campo della satira politica. Questo riconoscimento e la pubblicazione di 30 seconds from Gaza in tre Paesi europei (Italia, Francia e Spagna) contemporaneamente confermano il crescente interesse dell’opinione pubblica internazionale per la causa palestinese, nonostante numerosi governi continuino ad appoggiare le politiche di Israele. In ottobre Sabaaneh sarà impegnato in un tour di presentazione del libro in Italia, Francia e Spagna: il 1° ottobre sarà a Padova, il 2 ottobre a Trieste, il 3 ottobre a Venezia e il 5 ottobre a Ponte in Valtellina.

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