Per i primi accertamenti medici è morta in ospedale per un aneurisma, ma la procura vuole fare piena luce sul decesso di Carmela Girasole, maestra bresciana di 45 anni, che era arrivata all’Ospedale Civile di Brescia in gravissime condizioni. I pm hanno disposto così l’autopsia, che è stata eseguita martedì, per accertare che la sua morte non sia collegata ad un evento traumatico o episodi di violenza.
Al momento è indagato a piede libero il fidanzato della donna, un 26enne di origini tunisine. L’uomo – irregolare sul territorio italiano e con precedenti per spaccio – risulta, al momento, irreperibile. L’accusa è quella di omicidio preterintenzionale. Un’iscrizione nel registro degli indagati, è stato spiegato, fatta come “atto dovuto” proprio alla luce dell’autopsia che dovrà chiarire le cause del decesso.
Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, la vittima e il giovane – che convivevano – negli ultimi mesi avrebbero vissuto una relazione scandita da alcol e droga. E la donna, in alcuni casi, avrebbe anche subito aggressioni fisiche senza però mai denunciare. Una collega della 45enne ha detto agli inquirenti che la donna, già prima di conoscere il fidanzato, soffriva di una forte emicrania e che per questo si è recata più volte al pronto soccorso. Carmela Girasole era diventata insegnante di ruolo un anno fa, ma da settembre, dall’inizio dell’anno scolastico, non si è mai presentata a scuola.
Ad attendere l’esito dell’autopsia anche i genitori della donna che vivono in provincia di Matera e che nell’arco di pochi mesi hanno visto morire anche la seconda figlia. Prima di Carmela era infatti deceduta per malattia una delle sorelle più grandi.
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La Redazione
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - Il Presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera ha fissato, per l’udienza pubblica del 12 novembre 2024, la discussione delle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Regione Puglia (ricorso n. 28) e dalla Regione Toscana (ricorso n. 29) sulla legge n. 86 del 26 giugno 2024 “Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.
Seguirà, a scadenza termini prevista per martedì 8 ottobre, la fissazione, sempre per l’udienza pubblica del prossimo 12 novembre, della discussione delle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Regione autonoma della Sardegna (ricorso n. 30) e dalla Regione Campania (ricorso n. 31) riguardanti la stessa legge.
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - "Stamattina a Montecitorio si è chiuso il lavoro in commissione Affari Costituzionali sui disegni di legge per l’abrogazione di norme pre-repubblicane che ora andranno in Aula. 30.690 atti adottati tra il 1861 e il 1946 che, pur privi di effetti concreti, continuavano a provocare confusione e difficoltà interpretative. Sono molto soddisfatta del lavoro svolto in questi due anni per fare pulizia nel nostro ordinamento". Così su X il ministro per le Riforme e la Semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati.
"Semplificare significa liberare l’Italia dal groviglio di regole che limita i diritti dei cittadini e soffoca la nostra economia. Semplificare vuol dire alleggerire famiglie e imprese dal peso della burocrazia, un vero e proprio stalker che grava sul nostro Paese per circa 230 miliardi di euro all’anno", conclude.
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - "Ho chiesto nomi, cognomi, indirizzi, codici fiscali di quelli che non hanno fatto il loro lavoro. Quando si arriverà a una conclusione lo saprò e lo saprete". Lo dice Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, rispondendo alle domande dei cronisti in Transatlantico.
"Ho chiesto una verifica delle centraline di alimentazione in tutta Italia a questo punto, perché non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia", conclude Salvini.
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - "Eliminare dal mercato dell’energia elettrica i gas fluorurati, nocivi per l’atmosfera, promuovendo innovazione tecnologica ed efficienza energetica, consolidando il proprio ruolo di riferimento per il progresso ambientale e digitale e per lo sviluppo delle imprese". Così Siemens presenta oggi, presso lo Step FuturAbility District di Piazza Adriano Olivetti 1 a Milano, l'evento 'Il futuro è blue Gis'.
Durante l'incontro viene annunciato ufficialmente il lancio in Italia del nuovo portfolio di quadri elettrici di media tensione blue Gis, completamente privo di SF6. Già installato con successo in diversi Paesi europei, il prodotto è ora disponibile in Italia, avendo superato i test previsti dalla normativa nazionale. "Oggi in Siemens annunciamo che siamo già in grado di fornire quadri isolati in gas (Gis) fino a 24 kV senza l'uso di gas fluorurati. In questo modo permettiamo ai nostri clienti di non scendere a compromessi in termini di sicurezza, disponibilità, costi del ciclo di vita e dimensioni", dice Marco Rastelli, Head of Electrification Automation di Siemens Smart Infrastructure.
I quadri elettrici isolati in gas (Gis) di Siemens, denominati 'blue Gis', sostituiscono l’SF6 con un gas isolante di origine naturale, Clean Air. Clean Air è costituito da componenti naturali dell'aria ambiente e quindi non solo è privo di gas fluorurati, ma è anche innocuo, estremamente stabile, non tossico, non infiammabile e adatto a tutte le temperature di esercizio - spiega Siemens in una nota - Uno strumento di supporto sia alla transizione energetica che alla trasformazione digitale di utilities e Dso. Il risultato è una maggiore efficienza in termini di costi durante l'intero ciclo di vita e un minore impatto ambientale, a parità di funzionalità e di ingombro. In particolare, è proprio la componente ambientale a beneficiare di questa novità, grazie allo sviluppo della tecnologia di commutazione in vuoto, che consente di sostituire l'SF6 (ossia l’esafluoruro di zolfo) con un gas completamente privo di fluorurati, evitando così ogni possibile impatto sull'ambiente e sulla salute.
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - Siemens, tech company attiva nell’industria, infrastrutture e mobilità, e Unareti, società del Gruppo A2A che gestisce circa 15mila km di rete per la distribuzione di energia elettrica e gas, hanno installato il primo quadro in media tensione isolato in gas privo di SF6 (gas fluorurati a effetto serra) in Italia. La sperimentazione consentirà di portare l’elettricità in una zona di Milano utilizzando la tecnologia 'Clean Air', che impiega gas di origine naturale.
Grazie a questo progetto pilota - si legge in una nota congiunta - Unareti è il primo Distribution Service Operator (Dso) del Paese ad adottare, in anticipo di oltre un anno rispetto al target del 1° gennaio 2026 stabilito dal nuovo regolamento Europeo 2024/573, un quadro di distribuzione di energia elettrica costituito da componenti naturali dell'aria, più rispettoso dell’ambiente e adatto a tutte le temperature di esercizio.
“Con la sperimentazione avviata insieme a Siemens raggiungiamo un nuovo traguardo rispetto all’obiettivo di rendere sempre più efficienti e resilienti le nostre reti di distribuzione. Siamo partiti con una prima installazione a Milano e siamo soddisfatti dell’avvio positivo di questo progetto pilota, che ci permetterà di avere apparecchiature sostenibili per lo sviluppo delle infrastrutture elettriche, che richiedono enormi investimenti nei prossimi anni”, commenta Francesco Gerli, amministratore delegato di Unareti.
“La tecnologia Siemens è all’avanguardia nella distribuzione sostenibile dell’energia. Siamo orgogliosi di supportare ancora una volta Unareti in questo passo fondamentale della nostra collaborazione - dichiara Marco Rastelli, Head of Electrification and Automation di Siemens Smart Infrastructure in Italia - L’implementazione del nostro innovativo portfolio blue Gis, con quadri elettrici Clean Air SF6-free, nelle reti nazionali dimostra la nostra comune dedizione alla tutela dell’ambiente e rafforza il nostro ruolo nel fornire soluzioni a prova di futuro per il settore energetico”.
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - "Il dialogo resta la via maestra. Isolare Israele non permetterà di giungere alla soluzione politica delle crisi in atto. È certamente un percorso complesso ma è un risultato che possiamo ottenere solo se tutte le parti saranno coinvolte". Lo ha affermato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, durante il Question time alla Camera, rispondendo ad un'interrogazione rivolta al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dal deputato M5S Riccardo Ricciardi.
"L’Italia -ha spiegato il ministro- riafferma il diritto di Israele a difendersi da aggressioni esterne, come l’orribile attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas e i continui lanci di razzi che nell’ultimo anno Hezbollah ha effettuato contro il nord di Israele. In questi mesi i missili della milizia sciita hanno provocato morti tra i civili e l'evacuazione di circa 70.000 israeliani. Allo stesso tempo il Governo italiano chiede -con forza- che Israele rispetti il diritto internazionale e adotti ogni misura necessaria a protezione dei civili. Il ministro Tajani non ha mancato di condannare fermamente anche la violenza dei coloni estremisti in atto in Cisgiordania e gli attacchi alle Chiese cristiane e i luoghi di culto a Gaza. È fondamentale infatti preservare il dialogo franco e aperto che caratterizza da sempre il nostro legame con Israele".
"Sabato scorso il ministro Tajani ha avuto un lungo colloquio con il ministro degli Esteri israeliano Katz: gli ha chiesto di garantire la sicurezza di tutti i nostri militari impegnati in Libano e ha insistito affinché non vi siano attacchi nei pressi delle basi militari dell’Unifil. Dal collega israeliano ha ricevuto rassicurazioni. Anche i contatti sul terreno sono cruciali. Proprio ieri, tramite il nostro ambasciatore a Tel Aviv, Israele ci ha chiesto di tenere un canale aperto con le Forze armate libanesi. Non sono loro l’obiettivo dell’offensiva israeliana e a loro -ha concluso Ciriani- dovrà passare il controllo del territorio".
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - "A quanto mi risulta, i tecnici mi hanno detto che c'è stato un errore questa notte di un'impresa privata che ha piantato un chiodo su un cavo e il tempo di reazione di fronte a questo errore, e conto che il privato ne risponda, non è stato all'altezza di quella che la seconda potenza d'Europa deve avere". Lo dice Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, rispondendo alle domande dei cronisti in Transatlantico.
"Ci stanno lavorando gli ingegneri, perché non è possibile investire miliardi di euro per comprare nuove carrozze, nuovi treni pendolari, Intercity, Alta velocità, la Tav, il Brennero e uno alle tre di notte, a Roma, pianta un chiodo nel posto sbagliato, rovinando la giornata di lavoro a migliaia di persone", aggiunge.
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