L’ennesima mattinata di disagi per le ferrovie italiane ha riacceso le proteste contro il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. “Un guasto raro” ha mandato in tilt la circolazione di mezza Italia e ancora, nel primo pomeriggio, i viaggi non sono tornati regolari. “Il ministro si occupa di tutto tranne dell’emergenza trasporti”, ha protestato la segretaria Pd Elly Schlein. “Non è un mercoledì infausto, ma un semestre nero“, hanno rilanciato i deputati M5s. “Salvini deve togliere il disturbo perché completamente inadeguato”. Intanto il leader del Carroccio, proprio questa mattina, era atteso alla stazione Ostiense di Roma per presentare insieme all’amministratore delegato delle Fs Stefano Donnarumma il brand dei treni regionali: entrambi hanno preferito disertare l’appuntamento per evitare le domande dei cronisti. Il ministro ha invece partecipato in collegamento al Congresso nazionale ingegneri e ha trovato il tempo di attaccare l’ordine dei giornalisti: “Sulla sua utilità aprirei un dibattito, ma non è la mattinata giusta”, ha detto.
Poco dopo, a margine del question time alla Camera, Salvini ha scaricato le responsabilità su una presunta azienda privata: “Ho chiesto che emergano le responsabilità e chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere”, ha detto. “A quanto mi risulta, i tecnici mi dicono esserci stato un errore stanotte di un’impresa privata che ha piantato un chiodo su un cavo e poi diciamo che il tempo di reazione di fronte a questo errore, e conto che il privato ne risponderà, non è stato all’altezza di quello che la seconda potenza industriale d’Europa deve avere”. E ha chiuso: “Ho chiesto una verifica delle centraline di alimentazione in tutta Italia, perché a questo punto non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia”, ha concluso Salvini. In serata ha parlato anche Rfi: “In considerazione dei gravi disagi delle ultime ore, sono in corso di scrupolosa valutazione tutti gli avvenimenti per l’individuazione precisa delle responsabilità”, hanno scritto in una nota. E si specifica che “è intenzione di Rfi prendere provvedimenti – anche di tipo contrattuale – nei confronti di tutti i soggetti che hanno commesso errori o non sono stati all’altezza della situazione”.
“Il guasto raro” che ha mandato in tilt la circolazione – Dalle 6.30 di questa mattina la circolazione ferroviaria è stata sospesa a Roma Termini e Roma Tiburtina per un guasto alla linea. Rfi ha riferito che c’è stata “una disconnessione degli impianti”. Il caos ha avuto ripercussioni anche in altre stazioni per le partenze e gli arrivi ritardati o cancellati. “Ci scusiamo per i disagi della giornata, disagi importanti. È avvenuto un guasto raro che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma. Le cause del guasto sono in corso di accertamento”, ha spiegato l’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, circa il guasto. “I nostri operai sono intervenuti prontamente e alle 8.30 abbiamo ripristinato la circolazione”. Ma i ritardi accumulati pesano sugli utenti che sono stati comunque invitati a riprogrammare i loro viaggi. “La circolazione è fortemente rallentata” e “i treni Alta velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 160 minuti o subire limitazioni di percorso e cancellazioni”, comunica infatti Trenitalia, mentre prosegue l’intervento dei tecnici. Sono stati comunque decine i treni in ritardo o cancellati, dall’Alta velocità, agli Intercity ai regionali. Pesanti ripercussioni anche sul nodo ferroviario di Bologna, Napoli e Milano, dove il ritardo maggiore è stato calcolato in 260 minuti per due convogli provenienti da Lecce. Secondo fonti di Rfi, il guasto che ha bloccato il nodo di Roma per oltre 3 ore “non è riconducibile ad un attacco hacker”.
La lunga lista di disagi – Le associazioni dei consumatori fanno notare che questa giornata nera per i treni non è una eccezione. Il Codacons ha stilato una lista di tutti gli inconvenienti tecnici che hanno colpito Fs solo nell’ultima settimana. Nel periodo dal 26 settembre al 2 ottobre “si contano ben 9 casi di guasti” alla linea elettrica o ai treni che hanno coinvolto la linea Av di Roma. Ci sono i tanti rallentamenti vicino a Roma Termini, ma anche i disagi sulla linea alta velocità Roma-Napoli di settembre. Uno dei mesi più difficili è stato agosto: secondo il Codacons, nel periodo dall’1 al 15 di agosto si sono registrati “ben 104 casi di forti rallentamenti o interruzioni” della circolazione ferroviaria non legati a cause imputabili al maltempo ma dovuti a “problemi tecnici ai treni, guasti alla linea elettrica”. Le linee più interessate dai disservizi sono state l’Av Roma-Firenze e l’Av Roma-Napoli. A tale situazione si sono aggiunti i problemi legati ai maggiori tempi di percorrenza su alcune linee interessate dai cantieri aperti da Rfi per lavori di manutenzione. A luglio, inoltre, la circolazione è stata sospesa per diversi giorni a sud di Salerno per lo svio di alcuni carri di un treno merci nei pressi della stazione Centola-Palinuro, con conseguente cancellazione di treni ad alta velocità, intercity e regionali. Sempre in estate si sono verificati ritardi su tutta la linea Av a causa di incendi nei pressi della rete ferroviaria