“Rispetto al conflitto mediorientale quello che vorremmo da voi è che il Governo prendesse una posizione chiara. E chiara significa condannare i terroristi di Hamas, condannare le azioni terroristiche di Hezbollah, condannare da ultimo l’invasione di missili balistici dell’Iran senza se e senza ma, ma altrettanto chiara nei confronti di Israele. Su questo quelle astensioni alle Nazioni unite fanno male alla nostra credibilità di interlocutori che possono avere un ruolo da protagonisti, possono intervenire a cercare di recuperare una bussola che si è persa”. Lo ha affermato il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervenendo durante le audizioni dei ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto nelle commissioni congiunte Esteri e Difesa di Senato e Camera.
“Ho sentito dire -ha aggiunto l’ex premier- che il 7 ottobre è stato un tentativo di olocausto: ma allora quello che ne è stato dopo per dodici mesi a Gaza che cos’è? Ma quando usiamo i concetti e le parole ci rendiamo conto che dobbiamo essere credibili e sostenibili? Sono rimasto davvero negativamente sorpreso, scioccato dall’intervento di Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni unite: ha detto che dal 2014 sono 174 le condanne di Israele da parte dell’Assemblea delle Nazioni unite, ma dovrebbe chiedersi perchè e io mi chiedo perché non c’è stata l’Italia e non si è aggiunta alle ultime condanne”.

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Tajani: “Armi a Israele dopo il 7 ottobre? Il governo ha sospeso le esportazioni nonostante le pressioni delle aziende”

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