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“Quanti personaggi dello spettacolo ne erano a conoscenza?”: Elon Musk e lo schiaffo a Puff Daddy arrestato per accuse di traffico sessuale

Il magnate e l'interrogativo che tutti i media si pongono ormai da settimane

Elon Musk non ha peli sulla lingua e sul “suo” X è spesso al centro di polemiche e dibattiti. Stavolta il magnate ha preso di mira Puff Daddy che si trova in carcere con accuse di traffico sessuale. Il produttore infatti è stato accusato di aver costretto alcuni invitati ai suoi “White party” di far sesso con alcuni suoi ospiti, compreso celebrità, stando a molti rumors. È notizia di qualche ora fa che altre 120 persone hanno sporto denuncia contro Daddy. Oltre alle 12 presunte vittime che già lo hanno portato in tribunale.

Ma Musk mette nero su bianco quello che in molti si chiedono: “Quanti personaggi dello spettacolo ne erano a conoscenza?”. Il mondo dello showbusiness e non solo, c’era anche un giovanissimo Principe Harry alle feste glamour del potente artista, poteva non sapere che cosa succedeva nelle stanze segrete di Puff Daddy, una volta spenti i riflettori della festa?

Daddy è stato rinchiuso nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn da quando si è dichiarato non colpevole il 17 settembre alle accuse federali di aver usato il suo “potere e prestigio” per indurre le vittime di sesso femminile a esibizioni sessuali sotto l’effetto di droghe con escort maschili in eventi soprannominati “Freak Offs”. Il diretto interessato si è dichiarato non colpevole di associazione a delinquere e traffico sessuale. Il suo avvocato ha detto che è innocente e che combatterà per riabilitare il suo nome.

Parliamo di uno dei produttori e artisti più noti dell’hip-hop, che ha vinto tre Grammy e lavorato con artisti come Notorious B.I.G., Mary J. Blige, Usher, Lil Kim, Faith Evans e 112. Ha fondato la Bad Boy Records nel 1993, l’influente linea di moda Sean John, un marchio di vodka e la rete televisiva Revolt.