Politica

Conte è andato da Vespa a parlare della sua ossessione: Matteo Renzi. Sorrido alle sue parole

Mentre il mondo brucia, stretto da guerre sempre più pericolose, un politicante italiano ieri sera andava da Bruno Vespa a parlare di cosa? Della sua ossessione chiamata Matteo Renzi, reo di averlo prima sostenuto nel governo Conte due e poi mandato a casa per manifesta e conclamata incapacità a governare.

Giuseppe Conte, che all’epoca non aveva alcun ruolo di alto livello all’interno del Movimento 5Stelle, ha tranquillamente governato con Salvini senza nessun ripensamento e poi con l’odiato Pd. Ma non basta, uscito da Palazzo Chigi, il Movimento 5Stelle, al contrario di ciò che sperava Conte, è rimasto anche a far parte del governo Draghi. Insomma, i grillini hanno governato con tutti. La storia politica è giusto ricordarla a chi fa finta di non ricordare. E mentre Mario Draghi cercava di rimediare ai danni lasciati da Giuseppe Conte a Palazzo Chigi e soprattutto all’Italia, il camaleonte rimasto privo di poltrona si doveva rimettere i panni sbiaditi del professore universitario. Per la verità li ha utilizzati ben poco perché nel giro di qualche mese ritornava in aspettativa a causa della sua nomina a presidente del Movimento 5Stelle.

In tutto questo il suo partito subiva una scissione a causa dell’uscita degli storici personaggi come Di Maio e Di Battista. E non basta: lo stesso Grillo, fondatore e ideatore insieme a Casaleggio del Movimento, già in quel periodo iniziava ad apostrofare Conte come uomo senza visione politica e di poca capacità. Il quadro del Movimento in questo ultimo periodo non è cambiato: Grillo continua ad attaccare Conte e lo stesso minaccia di togliergli lo stipendio di 300mila euro annui.

Un bel quadro di affari niente male. Di politica ovviamente non c’è nulla ma solo altro.

Quindi riepilogando. Abbiamo un soggetto senza storia e credibilità politica che trovatosi per caso a Palazzo Chigi, ora rimasto privo di poltrona, sta cercando in tutti i modi di soffiare i resti di un Movimento al suo ideatore. Come definire questo atteggiamento? Ma non basta. Questo personaggio al momento, avendo governato con tutti, non ha una sua chiara linea politica o meglio tende sempre a camuffarla per lasciarsi sempre qualche poltrona da poter occupare.

Per prima cosa è bene ricordarlo: il Movimento 5Stelle era nato accusando il sistema e sputando veleno contro tutti i partiti ma soprattutto contro il Pd. Poi tutto è stato talmente rimangiato che il Movimento ormai praticamente non esiste più. E su questo Conte cerca di giocare le sue piccole carte personali. Ma il cerchio si sta stringendo.

Dopo l’errore clamoroso commesso dai vecchi strateghi del Pd di volerlo indicare come punto riferimento dei progressisti anche la segretaria del Pd si è accorta di chi sia veramente Conte. Un uomo buono per tutte le stagioni che non guarda all’interesse generale ma a quello strettamente personale. Ma, come nelle migliori saghe di commedia all’italiana, tutto potrebbe mutare e vedere Conte senza più il Movimento 5Stelle e senza più una poltrona politica da occupare.

Per questo fanno veramente sorridere le ultime sue dichiarazioni: il campo largo non esiste più e con Renzi mai più insieme. L’unica vera e certa profezia politica che posso fare è: Conte mai più a Palazzo Chigi. E su questo tutti siamo d’accordo. Ma non disperiamo, il buon camaleonte potrebbe tranquillamente andare in Russia e proporsi lì come nuovo leader del Cremlino facendosi magari chiamare Contovic.

Alla prossima puntata.