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Aziz Salha, l’uomo con le mani insanguinate del “linciaggio di Ramallah”, ucciso a Gaza

Aziz Salha, uno degli autori nel 2000 del cosiddetto “linciaggio di Ramallah“, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel, citando media palestinesi. Il linciaggio nella città della Cisgiordania fu un violento episodio che avvenne presso la stazione di polizia di el-Bireh, dove […]

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Aziz Salha, uno degli autori nel 2000 del cosiddetto “linciaggio di Ramallah“, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel, citando media palestinesi.

Il linciaggio nella città della Cisgiordania fu un violento episodio che avvenne presso la stazione di polizia di el-Bireh, dove una folla palestinese fece irruzione uccidendo e mutilando due militari israeliani che erano entrati accidentalmente nella città controllata dall’Autorità nazionale palestinese.

L’immagine di Salha che agita le mani sporche di sangue davanti alla folla fuori dalla scena degli omicidi, dopo aver ripetutamente pugnalato uno dei soldati, è rimasta impressa nella mente degli israeliani come uno dei momenti salienti della Seconda Intifada. Arrestato e condannato all’ergastolo, era stato rilasciato nell’ambito dell’accordo del 2011 per la liberazione del soldato prigioniero Gilad Shalit. L’opinione pubblica israeliana fu sconvolta dalla brutalità dell’episodio.