Politica

Battibecco tra Renzi e Tajani in Senato: “È il ministro del ‘boh’”. La replica: “Sulla sua politica si sono già espressi gli italiani…”

“Nelle ore in cui arrivavano i missili dell’Iran su Israele lei postava il tweet ‘Benvenuta alla consigliera regionale Linda Lezzi’. Ci rallegriamo per FI nelle Marche, ma il punto è che il mondo sta scoppiando e non c’è una sola proposta italiana credibile al tavolo del G7, da lei non è arrivata una sola proposta da quando è diventato ministro”. Perché “lei per andare a visitare l’Africa subsahariana probabilmente aspetterà che sia aperta una sede di Forza Italia in Congo o in Namibia“. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, interviene così nell’Aula del Senato, durante il question time, illustrando la sua interrogazione al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, circa la posizione dell’Italia rispetto alle guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Quindi, sollecitandolo sulla questione dello ‘ius scholae’, ha chiesto a Tajani come la pensasse ora: “Conferma quanto ha detto ad agosto”, quando FI si è detta d’accordo con la concessione della cittadinanza ai minori che frequentano la scuola? O ribadisce la sua posizione di settembre” quando invece “ha cambiato idea” rimangiandosi “quanto detto ad agosto?”. Oppure a “ottobre prevale il Tajani del ‘boh’?”. Quando tocca a Tajani prendere la parola, lui risponde che non è quella del question time la sede per rispondere “sulla concessione della cittadinanza” ed entra subito nel merito del quesito contenuto nell’atto di sindacato ispettivo di Renzi. Ma quando vede il senatore di Iv uscire subito dopo essere intervenuto, senza neanche aspettare la risposta, il vicepremier esprime il suo “sconcerto per l’atteggiamento dell’interrogante” che “ha così grande interesse per la politica estera che appena ha parlato se n’è andato”. Quindi, aggiunge: “Del resto, sulla politica portata avanti da Renzi, si sono già espressi i cittadini italiani in occasione delle elezioni europee…” incassando gli applausi del centrodestra.