Franca Leosini è la regina della trasmissione cult “Storie Maledette”, andato in onda sulla Rai per otto stagione dal 1994, dove ha affrontato alcuni dei casi di cronaca più controversi, passando in rassegna i colpevoli. La giornalista e conduttrice ha anche commentato la serie tv Netflix “Monsters”, ispirata alla vicenda dei due fratelli Menendez che hanno barbaramente trucidato con colpi di fucile i genitori. Entrambi sono rinchiusi in carcere. “I serial killer non mi interessano – ha affermato a La Stampa -. Io entro nell’anima della persona normale fino al punto di non ritorno. Che potrei essere io, che potrebbe essere lei”.
Si parla spesso dell’esigenza di divulgare dettagli, spesso cruenti, legati ai casi di cronaca nera. Ma la Leosini ha le idee chiarissime: “Il dato emulativo pesa molto, ma non occuparsi di un fatto di cronaca è impossibile. Come si fa a non commentare una tragedia? Il questi non è stato mai risolto. La cronaca ha i suoi doveri e i suoi diritti. L’importante è non presentare mai questi fatti come gesti eroici perché appunto sono maledetti. Mai pensare di poterlo estirpare il male perché ha radici troppo profonde ed è parte dell’uomo”.
E l’impatto sulle persone? “Certamente sul pubblico il male con le sue punte di atrocità, desta interesse. Il bene è banale, si dà per scontato proprio perché fortunatamente è usuale. Al tempo stesso il male è molto pià diffuso di quanto non si possa immaginare o di quanto non si sappia”.
