Domenica 21 luglio Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd e storico attivista per la difesa della fauna marina, è arrestato a Nuuk, in Groenlandia, dove la sua nave aveva appena attraccato per fare rifornimento. Esegue l’arresto la polizia danese su mandato di cattura internazionale emesso dal Giappone. La Groenlandia dal 1814 è un territorio autonomo del Regno di Danimarca. I fatti contestati a Paul Watson risalgono al 2010 e vedono l'”imputato” coinvolto in una azione di disturbo ai danni di una baleniera di “ricerca” giapponese. La caccia alle balene è vietata, ma con la scusa della ricerca scientifica, i giapponesi (usciti poi dall’IWC Commissione Internazionale per la Caccia alle Balene nel 2018), continuano a praticarla.
Inizialmente i giudici danesi si rifiutano di esaminare le prove, e non forniscono all’imputato nemmeno un traduttore. Nella seconda udienza forniscono un traduttore, ma di nuovo non esaminano le prove. Nell’ultima udienza, ci devono pensare ancora, ma sempre senza aver visionato le prove. O meglio, visionano solo le prove dei giapponesi.
L’attivista canadese-americano è accusato di aver ferito al volto un marinaio giapponese con il lancio di una ‘bomba puzzolente’ a base di acido butirrico. Secondo gli avvocati di Watson, un video dimostra che il membro dell’equipaggio rimasto ferito non era presente sul ponte della baleniera quando la bomba puzzolente è stata lanciata. “Il giudice ha accettato di guardare il filmato giapponese, ma non il nostro – ha affermato Lamya Essemlali, presidente della sezione francese di Sea Shepherd all’Agence France-Presse, agenzia di stampa francese – Eppure quel video, a differenza del nostro, non mostra dov’è caduta (la bomba puzzolente)”.
La detenzione di Paul Watson si protrae quindi fino al 23 ottobre. Ma intanto: “Justice delayed is justice denied! I’ve missed both my sons’ birthday… for what? My crime was being kind, saving lives.. doing it within the law”. C’è bisogno che traduca? “Giustizia ritardata è giustizia negata. Mi sono perso i compleanni dei miei figli (P.W. ha tre figli, i due più piccoli hanno uno tre e l’altro otto anni), in tutti i miei anni di attività di disturbo alla caccia illegale alle balene nessuno mai si è fatto male…”. Questo in sintesi il comunicato con cui ringrazia personalità internazionali che lo sostengono, come Jane Goodall, Brigitte Bardot, Sylvia Earle, Pierce Brosnan, e con cui lamenta un trattamento ingiusto, da riservare piuttosto a un delinquente.
È Paul Watson in realtà un prigioniero politico? Era un prigioniero politico Barry Horne, condannato a 18 anni di carcere – con l’accusa di terrorismo come giustificazione – senza aver mai provocato alcun danno ad essere umano, ma solo danni economici? Certo. Fu lasciato morire di fame in carcere, pur di non rispondere alla sua domanda di una inchiesta della commissione Reale Britannica (la Royal Commission) sulla sperimentazione animale nel Regno unito, come era stato promesso prima delle elezioni da Tony Blair.
E per poter riprendere indisturbati la caccia alle balene il Giappone persegue un uomo di 73 anni che in un carcere giapponese morirebbe. E per continuare la barbara tradizione del grindadráp con cui nelle isole Faroe si uccidono barbaramente i delfini, dopo averli spinti con le navi nella baia, anche la Danimarca è alleata del Giappone in questa operazione vigliacca, come sono tutte le azioni contro gli animali: l’uomo vigliacco è la prossima evoluzione, il prossimo step dell’homo sapiens, non più solo sapiente, ma sapiente e spietato.
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
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La Redazione
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".
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I post scritti dai lettori
Ambiente & Veleni - 3 Ottobre 2024
Paul Watson ancora in carcere: così il Giappone prosegue indisturbato la caccia alle balene
di Nadia D’Agaro
È prorogata fino al 23 ottobre la detenzione di Paul Watson nella prigione di Nuuk in Groenlandia. Riassumo per chi si fosse perso le puntate precedenti di questa vicenda che interessa la violazione dei diritti umani, secondo me, oltre al danno all’ecosistema marino.
Domenica 21 luglio Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd e storico attivista per la difesa della fauna marina, è arrestato a Nuuk, in Groenlandia, dove la sua nave aveva appena attraccato per fare rifornimento. Esegue l’arresto la polizia danese su mandato di cattura internazionale emesso dal Giappone. La Groenlandia dal 1814 è un territorio autonomo del Regno di Danimarca. I fatti contestati a Paul Watson risalgono al 2010 e vedono l'”imputato” coinvolto in una azione di disturbo ai danni di una baleniera di “ricerca” giapponese. La caccia alle balene è vietata, ma con la scusa della ricerca scientifica, i giapponesi (usciti poi dall’IWC Commissione Internazionale per la Caccia alle Balene nel 2018), continuano a praticarla.
Inizialmente i giudici danesi si rifiutano di esaminare le prove, e non forniscono all’imputato nemmeno un traduttore. Nella seconda udienza forniscono un traduttore, ma di nuovo non esaminano le prove. Nell’ultima udienza, ci devono pensare ancora, ma sempre senza aver visionato le prove. O meglio, visionano solo le prove dei giapponesi.
L’attivista canadese-americano è accusato di aver ferito al volto un marinaio giapponese con il lancio di una ‘bomba puzzolente’ a base di acido butirrico. Secondo gli avvocati di Watson, un video dimostra che il membro dell’equipaggio rimasto ferito non era presente sul ponte della baleniera quando la bomba puzzolente è stata lanciata. “Il giudice ha accettato di guardare il filmato giapponese, ma non il nostro – ha affermato Lamya Essemlali, presidente della sezione francese di Sea Shepherd all’Agence France-Presse, agenzia di stampa francese – Eppure quel video, a differenza del nostro, non mostra dov’è caduta (la bomba puzzolente)”.
La detenzione di Paul Watson si protrae quindi fino al 23 ottobre. Ma intanto: “Justice delayed is justice denied! I’ve missed both my sons’ birthday… for what? My crime was being kind, saving lives.. doing it within the law”. C’è bisogno che traduca? “Giustizia ritardata è giustizia negata. Mi sono perso i compleanni dei miei figli (P.W. ha tre figli, i due più piccoli hanno uno tre e l’altro otto anni), in tutti i miei anni di attività di disturbo alla caccia illegale alle balene nessuno mai si è fatto male…”. Questo in sintesi il comunicato con cui ringrazia personalità internazionali che lo sostengono, come Jane Goodall, Brigitte Bardot, Sylvia Earle, Pierce Brosnan, e con cui lamenta un trattamento ingiusto, da riservare piuttosto a un delinquente.
È Paul Watson in realtà un prigioniero politico? Era un prigioniero politico Barry Horne, condannato a 18 anni di carcere – con l’accusa di terrorismo come giustificazione – senza aver mai provocato alcun danno ad essere umano, ma solo danni economici? Certo. Fu lasciato morire di fame in carcere, pur di non rispondere alla sua domanda di una inchiesta della commissione Reale Britannica (la Royal Commission) sulla sperimentazione animale nel Regno unito, come era stato promesso prima delle elezioni da Tony Blair.
E per poter riprendere indisturbati la caccia alle balene il Giappone persegue un uomo di 73 anni che in un carcere giapponese morirebbe. E per continuare la barbara tradizione del grindadráp con cui nelle isole Faroe si uccidono barbaramente i delfini, dopo averli spinti con le navi nella baia, anche la Danimarca è alleata del Giappone in questa operazione vigliacca, come sono tutte le azioni contro gli animali: l’uomo vigliacco è la prossima evoluzione, il prossimo step dell’homo sapiens, non più solo sapiente, ma sapiente e spietato.
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
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"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".