Musica

Violenze, morti sospette e cospirazioni: ecco come Puff Daddy si è trasformato da magnate dell’hip-hop a (presunto) mostro sessuale

Terremoto nel mondo della musica americana e iniziano a saltare fuori nomi grossi finiti della rete del produttore arrestato tra i quali Justin Bieber, Michael Jackson e Beyoncé

di Conti e Scorsonelli
FESTINI DALLA DOPPIA FACCIA: WHITE PARTIES E FREAKS OFF - 3/11

FESTINI DALLA DOPPIA FACCIA: WHITE PARTIES E FREAKS OFF - 3/11

Comunità degli Hamptons, famosi per ospitare le residenze in cui molti benestanti di New York trascorrono le vacanze estive. È questo il luogo esclusivo, per ricchi e celebrità, in cui Puff Daddy organizzava i suoi ormai famosi “White parties”. All’apparenza, feste come tutte e a cui tutti volevano partecipare, anche per affermare il loro status. Unica regola: vestirsi di bianco. Per “mettere tutti allo stesso livello e annullare le differenze”, aveva detto Combs in un’intervista a Oprah Winfrey nel 2006. Solo una finzione, almeno per alcuni.

Dietro la pantomima di raduni di musica e divertimento per amici – a cui, secondo una lista diffusa dal Daily Star, hanno partecipato nel tempo Jay-Z, Paris Hilton, Ashton Kutcher, Khloe Kardashian, Leonardo di Caprio e numerosi nomi dello showbiz americano – si nascondevano infatti le performance dei “Freaks Off”. Party nei party a cui solo i più vicini a ‘Diddy’ avevano accesso e durante i quali il rapper, stando alle ricostruzioni della giustizia, costringeva le vittime (di sesso femminile) a consumare lunghi atti sessuali con altri uomini sotto effetto di alcol e droghe. “A chi era costretto a partecipare alle orge – scrive il New York Times –, in genere veniva iniettato in liquido il mix per via endovenosa per riprendersi dallo sforzo fisico e dall’uso di droghe”. E ancora: “Combs guardava questi eventi mentre si masturbava e registrava video, li utilizzava per garantirsi il silenzio delle vittime, ricattandole”. Insomma, feste dalla doppia faccia inquietante.

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