JUSTIN BIEBER: PRIMA PUPILLO, POI TRADITORE? - 6/11
“Lui ha firmato con Usher e avevo la custodia dell’etichetta quando ha pubblicato il suo primo album”. Così, in un video pubblicato sul canale YouTube di Justin Bieber, Puff Daddy rivendicava di aver preso sotto la propria ala l’astro nascente del pop mondiale. All’epoca, il cantante di “Sorry” aveva 15 anni. “Anche se non ho la custodia legale su di lui, per le prossime 48 ore lui sarà con me, e faremo cose da pazzi. Il sogno di ogni 15enne”, afferma il rapper nel filmato. Il piccolo Bieber sorride, felice. Daddy il mentore. Lui, il suo pupillo. Almeno all’apparenza. Dopo il terremoto mediatico e giudiziario e le accuse rivolte al magnate dell’hip-hop, non è da escludere come riportano diversi media americani che, da ragazzino, anche Justin Bieber possa essere stato costretto a partecipare ai “White parties” e sia stato vittima di abusi.
Ad avvalorare la tesi, un’intervista che la popstar ha rilasciato nel 2020 ad Apple Music, in cui aveva parlato della salute mentale e del suo rapporto con Billie Eilish. In quell’occasione Bieber, che un anno prima aveva annunciato di doversi prendere cura della propria salute mentale in un post su Instagram, aveva tenuto lo sguardo basso e, senza mai guardare in camera, non aveva trattenuto le lacrime: “L’esposizione pubblica per Billie è stata così rapida. Vorrei solo provare a proteggerla ed essere un buon esempio per lei. Per me è stato difficilissimo essere così giovane al massimo livello in quest’industria – aveva dichiarato, come a togliersi un macigno dallo stomaco –. Non sapevo bene come comportarmi, tutti mi dicevano che mi adoravano, ma un secondo dopo si voltavano dall’altra parte. Se Billie dovesse avere bisogno di me io ci sarò per qualsiasi cosa. Le persone danno per scontate le relazioni umane e io vorrei solo prendermi cura di lei e proteggerla. Non vorrei che passasse attraverso ciò che ho provato io”.
Inoltre, secondo alcune teorie che negli ultimi giorni si rincorrono insistenti sul Web, il cantautore canadese avrebbe aiutato anche Jaden Smith, suo amico e figlio dell’attore Will Smith, ad allontanarsi dalla cerchia di Daddy. Stando sempre ai rumors in rete, i figli della star di Hollywood avrebbero partecipato ai party del rapper addirittura dall’età di quattro anni e, in un’occasione, Jaden avrebbe rivelato di essere caduto in “uno stato di sogno profondo”, risvegliandosi poi dolorante..