Musica

Violenze, morti sospette e cospirazioni: ecco come Puff Daddy si è trasformato da magnate dell’hip-hop a (presunto) mostro sessuale

Terremoto nel mondo della musica americana e iniziano a saltare fuori nomi grossi finiti della rete del produttore arrestato tra i quali Justin Bieber, Michael Jackson e Beyoncé

di Conti e Scorsonelli
IL CASO TRAVOLGE TIK TOK - 7/11

IL CASO TRAVOLGE TIK TOK - 7/11

Tutti ne parlano, tutti vogliono capirci di più. Illuminare le ombre di una vicenda che sembra avere ancora tanto da raccontare. Il caso Daddy è finito anche sui social. E su Tik Tok hanno cominciato a circolare teorie e supposizioni di ogni tipo. Ad andare virale è stata quasi subito una lunghissima lista di celebrità del cinema, leggende dello sport, artisti e star dello showbiz che avrebbero partecipato alle feste del rapper: LeBron James, Jay-Z, Beyoncé, Will Smith (che avrebbe portato ai party anche il figlio Jaden, secondo alcuni rumors vittima di Diddy), Snoop Dogg, Michael Jordan, Naomi Campbell, Demi Lovato e Rihanna sono solo alcuni di questi. Proprio la cantante di “Diamonds”, secondo alcuni utenti del web, aveva provato ad avvertire il mondo sugli oscuri segreti dell’industria musicale nel 2016 attraverso il videoclip del brano “Love on The Brain”.

@grafene ecco perche non vuole tornare a fare musica ???? lG: nicolografene #rihanna #diddy #puffdaddy #pdaddy #america #truecrime #crime #horror #music #musica #beyoncé #jayz #pdiddy ♬ suono originale – Grafene

E non è tutto. Dopo l’arresto di Sean Combs, due canzoni sono schizzate in cima alle classifiche musicali dei social. Secondo le congetture di molti, “She Knows” del rapper J Cole feat. Cults e Amber Coffman (uscita nel 2013) sembrerebbe far riferimento a un presunto collegamento tra le morti di Aaliyah, Left Eye e Michael Jackson con la complicità di Puff Daddy. Un avvertimento che l’artista avrebbe dato attraverso la musica, soprattutto alla luce di uno scontro avuto con Diddy durante un after party degli MTV VMAs. Ancora più esplicita sarebbe la denuncia di Eminem in “Fuel”, brano nel quale sarebbero nascoste allusioni sulle accuse mosse soltanto adesso contro Combs.

Wait, he didn’t just spell the word ‘Rapper’ and a leave out a P, did he?”, una velata critica in cui l’artista contrappone i termini ‘rapper’ e ‘raper’, che in inglese significa “stupratore”. Tutto, “lasciando fuori una P”. Forse, quella di P. Daddy. Nel testo, subito in successione, sono inoltre presenti riferimenti alle morti di Notorious Big e Tupac, entrambi legati in modo differente al magnate dell’hip-hop. Strane coincidenze o verità nascoste tra i versi?

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