Capitoli

  1. Violenze, morti sospette e cospirazioni: ecco come Puff Daddy si è trasformato da magnate dell’hip-hop a (presunto) mostro sessuale
  2. “RELAZIONI VIOLENTE E MANIPOLAZIONI”
  3. FESTINI DALLA DOPPIA FACCIA: WHITE PARTIES E FREAKS OFF
  4. IL CASO DADDY NELLA CORSA ALLA CASA BIANCA
  5. ELON MUSK E 50CENT: “I VIP NON POTEVANO NON SAPERE”
  6. JUSTIN BIEBER: PRIMA PUPILLO, POI TRADITORE?
  7. IL CASO TRAVOLGE TIK TOK
  8. KANYE WEST, JAY-Z E BEYONCÉ: LO STRANO TRIANGOLO
  9. “UN MILIONE DI DOLLARI PER LA VITA DI 2PAC”
  10. IL TERRORE DI MICHAEL JACKSON: “VOGLIONO UCCIDERMI”
  11. AALIYAH MORTA NEL MISTERIOSO INCIDENTE AEREO
Musica

Violenze, morti sospette e cospirazioni: ecco come Puff Daddy si è trasformato da magnate dell’hip-hop a (presunto) mostro sessuale

Terremoto nel mondo della musica americana e iniziano a saltare fuori nomi grossi finiti della rete del produttore arrestato tra i quali Justin Bieber, Michael Jackson e Beyoncé

La caduta di un gigante. È stato forte e d’impatto il tonfo di Puff Daddy sul mondo dello showbiz americano. Ha lasciato un cratere enorme con nel fondo accuse di abusi, frodi e feste piene di alcol e droghe con il coinvolgimento di numerosi vip. Sulla testa del rapper, attualmente in carcere e in attesa di processo (la prima udienza è fissata per il 9 ottobre), pendono le accuse di associazione a delinquere e traffico sessuale. È stato denunciato da 120 persone (c’è anche una presunta vittima che sostiene di essere stata molestata a soli nove anni) e, stando all’avvocato di Houston Tony Buzbee, più di 3.280 avrebbero dichiarato di essere state sue vittime. Adesso che il vaso di Pandora è stato scoperchiato, a tremare è tutto lo showbusiness a stelle e strisce. Ed esiste ed è concreta la possibilità che il magnate dell’hip-hop porti a fondo con sé diverse star di calibro internazionale.

Daddy è stato rinchiuso nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn da quando, il 17 settembre, si è dichiarato non colpevole di fronte alle accuse federali di aver usato il suo “potere e prestigio” per indurre vittime di sesso femminile a esibizioni sessuali sotto l’effetto di droghe con escort maschili in eventi soprannominati “Freak Offs”. Il suo avvocato ha detto che è innocente e che combatterà per riabilitare il suo nome. L’artista, tre Grammy e il vanto di aver lavorato con artisti del calibro di Notorious B.I.G., Mary J. Blige, Usher, Lil Kim, Faith Evans e 112, ha inoltre fondato la Bad Boy Records nel 1993, l’influente linea di moda Sean John, un marchio di vodka e la rete televisiva Revolt.