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Concedersi una vacanza senza consumare le ferie? È ora di provare la workation: di che cosa si tratta e dove farla

Nel tentativo di conciliare lavoro e vita privata, sempre più persone scelgono di lavorare da un hotel o da una spa, in modo da godersi panorami e relax una volta spento il pc

Testo e Foto di Beatrice Manca
Concedersi una vacanza senza consumare le ferie? È ora di provare la workation: di che cosa si tratta e dove farla

L’abbronzatura sta svanendo, l’autunno è ufficialmente iniziato e si inizia a sentire già il peso della routine, tra traffico, ufficio, palestra, zainetti da preparare. Ed è solo settembre. Servirebbe una vacanza mordi e fuggi per non farsi prendere dalla malinconia, ma il conto delle ferie è pericolosamente vicino all’andare in rosso. Perché, allora, non considerare una workation? Nel tentativo di bilanciare lavoro e vita privata, sempre più persone tentano questa evoluzione dello smartworking: lavorare da un hotel o da una spa, in modo da godersi panorami, relax e cene gourmet non appena si spegne il pc.

Cos’è la workation
Il termine workation è una crasi tra le parole “work” e “vacation”, cioè lavoro e vacanza. Al contrario della staycation – trascorrere qualche giorno di ferie a casa – durante una workation si lavora, sì, ma da un luogo di vacanza, che sia un hotel o un bungalow tropicale. Sperimentata nei mesi successivi al lockdown, quando lo smartworking era la regola, la workation è rimasta una tendenza anche in tempi di rientro coatto in ufficio. Anzi, soprattutto ora: se i giorni di smartworking ci consentono di lavorare ovunque, perché non investire in una piccola vacanza? E scambiare il tavolo della cucina con una scrivania vista lago?

Ci sono, ovviamente, una lunga serie di ‘ma’: è una soluzione che non tutti si possono permettere. E anche quando lo consentono le tasche, spesso non lo consente l’azienda. Ma chi può, se può, trova diversi benefici nel fare le valigie e andare a lavorare in un luogo di vacanze. Finito l’orario di lavoro, col partner o da soli, si può esplorare un posto nuovo, passeggiare nel verde, rilassarsi alla spa e godersi una cena stellata anziché finire la giornata tra i mezzi pubblici, la spesa da fare e il bucato da stendere. Almeno per qualche giorno, il tempo di ritrovare energia e creatività. Nel 2022, l’Istat ha rilevato che il 9,7% di vacanzieri ‘occupati’ ha lavorato da un luogo di vacanza e la tendenza sembra destinata a crescere. Tanto che diverse strutture propongono già pacchetti pensati ad hoc per le workation.

Gli indirizzi scelti da Fq Magazine:

1 Grotta Giusti, Monsummano Terme, Toscana
Non una workation ma workotium, in omaggio alla tradizione romana. Questo Spa Hotel nel cuore della toscana garantisce la serenità e la privacy necessarie per concentrarsi nel lavoro. L’hotel Grotta Giusti offre ai propri ospiti smart room con connessione internet e working station con scrivania. Inoltre, tra i servizi aggiuntivi, c’è la possibilità di richiedere (a pagamento) servizio stampa, consegna di documenti e pacchi, rilegatura e servizi ad hoc per videoconferenze. Nelle pause, si può richiedere una lunch box o il room service à la carte. Prima di iniziare la giornata, poi, niente di meglio che una passeggiata mattutina con un fitness trainer. Dopo, invece, ci si gode l’acqua termale e la tradizione culinaria toscana.

2 Ama Stay, San Vigilio di Marebbe, Alto Adige
È nato proprio pensando agli smartworker e ai nomadi digitali Ama Stay, aperto nel 2022 come punto di incontro e collaborazione. Un luogo dove trovare il proprio equilibrio tra concentrazione, relax e sport. Il fiore all’occhiello è l’area di co-working multifunzionale su due piani: 15 postazioni di lavoro, area lounge per incontri creativi, box per telefonate e sale conferenze. Senza contare la spettacolare vista sulle Dolomiti, il ristorante e il centro benessere di 700 mq dove rilassarsi con trattamenti viso e corpo.

3 Alpinhotel Keil, Valdaora, Alto Adige
Restiamo in zona: se la città vi va stretta e avete bisogno di ritrovare il contatto con la natura, la vostra meta è la Val Pusteria. Facendo base all’Alpinhotel Keil, tra un meeting e l’altro ci si può ricaricare facendo trekking, andando in bicicletta o con l’arrampicata. D’inverno, poi, è il paradiso degli sciatori: il comprensorio Plan de Corones offre 119 chilometri di piste e 32 impianti di risalita. Siete ancora stressati per le troppe call? L’area wellness è lì per voi, e offre – tra le altre cose – una piscina panoramica sul tetto, una sauna finlandese e un bagno turco con talassoterapia.

4 Posta Donini 1579 – UNA Esperienze, San Martino in Campo, Umbria
Nel cuore della campagna umbra, a poca distanza da Perugia, c’è una residenza d’epoca con soffitti affrescati, due ettari di parco secolare e una biowellness spa, pronta ad accogliere gli ospiti e a offrire il luogo ideale in cui mettere in moto le idee. La struttura offre sale per meeting e convention, ma anche vasche termali in cui rilassarsi e giardini in cui passeggiare: diversi studi confermano infatti che una camminata di 20 minuti ‘accende’ il cervello, aumentando concentrazione e motivazione.

5 UNAHOTELS T Hotel, Cagliari, Sardegna
Mare fuori stagione? Perché no: a patto di fare base in un hotel moderno e confortevole dove lavorare, prima di esplorare spiagge e parchi naturali. Questo hotel 4 stelle nel cuore di Cagliari offre camere e suite silenziose, sale conferenze, meeting room insonorizzate (perfette per le riunioni ma anche per avere privacy e concentrazione). A fine turno, si può visitare la città con visite guidate personalizzate, oppure farsi coccolare al centro benessere TSpa, o ancora ricaricarsi facendo sport nella vicina Fitness Room.

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