Il Tar del Piemonte ha accolto l’istanza cautelare delle associazioni Oipa con Leal e Pro Natura contro il calendario venatorio 2024-2025 della Regione Piemonte riconoscendo l’esistenza di una “situazione di eccezionale gravità ed urgenza”. Per questo motivo la caccia è stata sospesa. Il promotore delle modifiche alla legge sulla caccia, il leghista Francesco Bruzzone, ha commentato la notizia attraverso un videomessaggio pubblicato sui social. Il deputato del Carroccio – che con una forzatura parlamentare aveva cercato di liberalizzare l’attività venatoria attraverso una serie di emendamenti al dl Agricoltura – se l’è presa col governo: “Ci risiamo coi ricorsi al Tar. Non è pensabile che ancora una volta venga violato il diritto acquisito dei cittadini di andare a caccia”. Bruzzone ha citato proprio gli emendamenti che il governo (Fratelli d’Italia in testa) ha respinto: “C’era l’attinenza all’agricoltura, ma qualcuno si è preso la responsabilità di non far andare avanti quegli emendamenti… scusate se mi arrabbio un po’, ma è una di quelle cose che mi è rimasta qui”.