Chiesti 15 anni per Christian Brueckner. Il 47enne tedesco sospettato di aver rapito Madeleine McCann è attualmente a processo in Germania per le accuse di stupro e abusi sessuali, anche su minori. Il processo si è volto presso il tribunale di Braunschweig da gennaio scorso e si sta concludendo con le arringhe finali degli avvocati. Brueckner non alla sbarra per il rapimento della McCann ma per reati che avrebbe comunque commesso sempre in Portogallo tra il 2000 e il 2017. Il pubblico ministero Ute Lindemann ha chiesto per lui una condanna a 15 anni di reclusione e il verdetto potrebbe già arrivare martedì 8 ottobre.
Il 47enne è accusato di una lunga serie di crimini tra cui lo stupro di un’adolescente e quello di un’anziana. L’imputato è stato descritto dall’accusa come uno “stupratore seriale”. Brueckner è sospettato da anni di aver rapito Madeleine McCann, la bimba scomparsa il 3 maggio 2007 a Praia da Luz, in Portogallo, e mai più ritrovata. Da diverso tempo l’uomo è al centro di una lunga inchiesta giudiziaria con l’accusa di rapimento e omicidio pur avendo sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa della bimba.
Nei giorni scorsi, proprio durante il processo l’ex compagno di cella di Brueckner, Laurentiu Codin, ha confessato di aver raccolto anni fa alcune parole in libertà del sospettato. Confessione che gli inquirenti ritengono credibile e che sembra abbia dato una svolta definitiva alle indagini. Brueckner avrebbe detto a Codin di aver rapito un minore durante il suo soggiorno in Portogallo, citando proprio l’appartamento dei McCann con la finestra aperta vicino alla porta d’entrata. L’ex compagno di cella ha infine aggiunto: “Mi ha chiesto se il Dna di un bambino può essere prelevato dalle ossa sottoterra”.