Si fa sempre più concreta l'ipotesi che il sistema del mondo dello spettacolo americano - che ha silenziosamente occultato i "traffici" dell'ex magnate dell'hip hop - si stia per sgretolare
Rimbombano ancora le parole dell’avvocato Tony Buzbee, quando durante la conferenza stampa ha comunicato ai media che il suo studio legale aveva deciso di prendere in incarico 120 denunce (60 uomini e 60 donne) di presunte vittime dei festini hot di Puff Daddy, dove si consumava sotto gli effetti di alcol e droghe. Il punto è un altro ed è cruciale perché si focalizza sulle previsioni e gli strascichi che la causa dell’ex magnate dell’hip hop dovrà affrontare in tribunale dal 9 ottobre.
“Arriverà il giorno in cui faremo i nomi degli altri presunti autori e spettatori associati delle presunte attività illegali di Combs – ha detto l’avvocato Tony Buzbee – Esporremo i fattori che hanno permesso questa condotta a porte chiuse. Perseguiremo la questione, indipendentemente da chi implicheranno le prove. I nomi vi scioccheranno. Ci sono davvero molti nomi, è già una lunga lista, ma a causa della natura di questo caso vogliamo essere dannatamente sicuri di essere nel giusto prima di renderli pubblici. Loro sanno già chi sono. Queste persone che sanno chi sono dovrebbero farsi avanti ora”. La chiusura sibillina si riferisce a tutti quei vip che hanno partecipato negli anni ai festini di Daddy.
E poi ha aggiunto: “Immagino che mentre parliamo qui, ci siano una miriade di persone molto nervose. Non puoi nascondere gli scheletri nell’armadio per sempre. Mi aspetto che ci siano molte persone là fuori in questo momento che stanno disperatamente cercando i loro ricordi mentre cancellano i loro testi e dati”.