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“Con la mia compagna Barbara è un amore nella sua accezione più ampia. Sono sempre stato un sostenitore della famiglia”: Vittorio Cecchi Gori si confessa

Il noto produttore cinematografico ha parlato in un'intervista a Wedding Room, in cui ha ricordato un particolare aneddoto sul suo matrimonio del 1983

Si è presentato a bordo della sua limousine nera, facendosi largo in una Roma trafficata, ed è arrivato, puntualissimo, all’esterno dell’hotel Bettoja Mediterraneo. Vittorio Cecchi Gori è tornato a mostrarsi in pubblico, quattro anni dopo la condanna a otto anni di detenzione domiciliare per bancarotta fraudolenta. Intervistato da Emilio e Stefano Sturla Furnò a Wedding Room – 2 mariti in onda, il produttore cinematografico ha ricordato i suoi film più celebri, i matrimoni e il rapporto con la sua compagna, Barbara, che è al suo fianco da diversi anni.

“C’è una persona, Barbara, che mi sta vicino. È un amore nella sua accezione più ampia. Un rapporto dolce, femminile e protettivo. Sono contento di averla conosciuta. Sono stato fortunato”, spiega Cecchi Gori mentre lei, presente in studio, sorrideva emozionata. Una presenza, quella di Barbara, che è presto diventata familiare. Ed è proprio sul concetto di famiglia che l’imprenditore si è soffermato, ribadendone l’importanza, specialmente per quanto riguarda i figli, Vittoria e Mario, a cui Cecchi Gori è molto legato.

E di famiglia, poi, è anche il rapporto, molto saldo, con l’industria cinematografica. Con il padre, infatti, l’imprenditore ha prodotto Il postino, celebre pellicola che gli valse la candidatura all’Oscar per il miglior film nel 1996. Ma non solo, perché il cinema è sempre stato nella testa di Cecchi Gori, anche sull’altare, quando gli venne l’idea per un film: “Se uno vede ‘Viaggi di Nozze’ di Verdone, da me prodotto, non si sposa più! Io sono sempre stato un sostenitore della famiglia. Quando mi sono sposato nel 1983 malgrado fossi magro, decisi di mettermi a dieta: ricordo che mi girava un pochino la testa per la fame. Durante la funzione nella chiesa di San Pietro in Montorio, mi voltai e vidi subito dietro di me i due testimoni, Carlo Verdone e Enrico Montesano, impettiti, uno accanto all’altro e vestiti di blu. All’entrata della chiesa c’erano due carabinieri in uniforme. Ebbi immediatamente un lampo. Mi venne così l’idea di realizzare il film ‘I due carabinieri’. Un grande successo che, addirittura, una volta in sala, fece aumentare le richieste di arruolamento nell’Arma“, conclude, divertito, Cecchi Gori.