Ha ammesso le sue responsabilità, alla fine, Mark Chavez. Il medico 54enne si è dichiarato colpevole di aver fornito dosi pericolose di ketamina a Matthew Perry, trovato morto nella vasca da bagno della sua casa in California nell’ottobre 2023. Una fornitura, dunque, che avrebbe portato la star di Friends all’overdose che si sarebbe poi rivelata fatale.
Un’ammissione di colpevolezza che, quindi, riapre tutto in vista del processo, previsto per il 4 marzo 2025, contro il dottor Salvador Plasencia e la presunta spacciatrice Jasveen Sangha, ritenuti dall’accusa come i principali responabili della morte dell’attore 54enne. E potrebbe rivelarsi fondamentale la collaborazione che Chavez ha accettato di fornire agli investigatori.
Il medico reo confesso, invece, resterà libero su cauzione fino alla sentenza del 2 aprile 2025 in cui rischia un massimo di dieci anni di reclusione e tre di libertà vigilata. “Prova un rimorso incredibile per quello che è successo in questo caso. Alla fine, qualcuno è morto – rivela a Rolling Stone l’avvocato Matthew Binninger – . Si sente malissimo per questo. Quindi, voleva fare la cosa giusta nella misura in cui poteva. Ha accettato la responsabilità del suo reato”.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, confermata dallo stesso medico, Chavez ha preso le pasticche dalla sua ex clinica e da un distributore all’ingrosso attraverso una prescrizione fraudolenta e le avrebbe poi vendute a Plasencia, da cui poi sarebbero arrivate a Matthew Perry per tramite della sua assistente, Kenneth Iwamasa. Plasencia, riporta People, si sarebbe dichiarato non colpevole per le accuse a suo carico.