Sergio Mattarella ha ricevuto nella sala della Rappresentanza, al Quirinale, una delegazione delle agenzie di stampa europee (European Alliance of News Agencies). Il cerimoniale ha predisposto delle sedie per chi è chiamato a intervenire, ma il Capo dello Stato ha chiesto un leggio e per parlare si alza in piedi: “Ho chiesto il leggio perché i vostri colleghi possono parlarvi da seduti, ma le istituzioni devono avere rispetto per la stampa e parlare in piedi”, ha spiegato. Il contesto internazionale, lo sviluppo di tecnologie digitali sempre nuove, inducono l’inquilino del Colle a individuare nelle agenzie di stampa, “fonti di informazione primaria di qualità”, un “indispensabile alimento per il sistema democratico e di libertà del continente”. La libertà e il pluralismo dei media rappresentano per Mattarella la garanzia di diritti “irrinunciabili per la democrazia e la misurazione della sua qualità: il diritto alla libertà di espressione e di informazione“. L’informazione “libera, indipendente e plurale – insiste il capo dello Stato – è un diritto dei cittadini, un dovere per tutti esigerla. È l’antidoto per contrastare fenomeni manipolativi“.

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