Francesca Pascale racconta al settimanale “Gente” la fine dell’amore con la cantante Paola Turci: ”Le voglio bene. Ma quando il sentimento non è reciproco bisogna rendersene conto, sennò ti fai male”. Si erano conosciute nel 2020 e due anni dopo erano convolate nozze in Toscana, un matrimonio finito lo scorso luglio: “Di chi è la colpa? Preferisco parlare dei miei errori. Quando mi sono messa con Paola non potevo vedere più il Presidente (Silvio Berlusconi, ndr) e per me è stato un trauma. Ancora adesso non poterlo più vedere nella mia vita è difficile. Mi sono buttata in questa relazione: abbiamo vissuto insieme un anno a Villa Maria. Poi a Siena, in campagna, a casa mia e poi al mare. Il matrimonio è stato bellissimo, poi bisogna arrendersi alle evidenze”, ha aggiunto l’attivista.
Al momento non sta cercando una relazione: “Non ne ho voglia, sono sempre stata in coppia da quando sono ragazza. Adesso sono nella fase della verità. Ho bisogno di capirmi”, ha spiegato Pascale legata per molti anni a Berlusconi. Il fondatore di Forza Italia avrebbe compiuto 88 anni lo scorso 29 settembre: “Ho postato un video in cui diceva Forza Napoli, diceva sempre che era un napoletano nato al nord. Di lui ero gelosissima, era tremendo. Un giorno tornai a casa prima del tempo e non lo trovai solo, mi disse ‘è colpa tua, sei rientrata prima’“.
L’ex compagna del Cavaliere ha confessato a Gente di non averlo mai chiamato Silvio: “Non ci sono mai riuscita. Non so perché, lo chiamavo ‘dottore’, ‘presidente’, ‘ Berlusconi’ solo nell’intimità lo chiamavo amore. L’ho salutato nella bara, io che gli sono stata accanto tutti quegli anni”.
Oggi i rapporti con la famiglia dell’ex premier, fa sapere l’attivista, sono ottimi: “I miei rapporti con Marina sono belli, ho immensa gratitudine per la famiglia che mi ha accolta quando ero così giovane e si è presa cura di me”. All’interno del partito c’è anche chi ha remato contro di lei: “Mi ha estromessa Licia Ronzulli. Lei e altri dicevano che ero un problema perché sostenevo i gay, parlavo a favore dei diritti civili, perché ero contraria al fatto che Forza Italia andasse nella pancia di Salvini, come invece voleva e fece poi la Ronzulli. Facevo rumore, casino, non stavo zitta. Forza Italia doveva far sentire l’anima liberale, pensavo. Lo penso ancora”, ha concluso Pascale.