Peter Phillips, sociologo della Sonoma State University (università pubblica della California), ha da poco pubblicato Titans of Capital, un dettagliato studio sulle gigantesche società di gestione del risparmio e sugli uomini che le comandano. “Titani” in grado di muovere somme 50mila miliardi di dollari e di condizionare stati, politica e società. Un ampio approfondimento sui contenuti del libro e sui pericoli legati a questa situazione sarà tema principale del prossimo numero di Millennium. Il più grande in assoluto di questi colossi è lo statunitense Blackrock che gestisce 10mila miliardi di dollari, il Pil di Germania e Giappone messi insieme. A guidarlo c’è il finanziere Larry Fink, patrimonio personale di 1,2 miliardi di dollari, che martedì è stato ricevuto a palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nonostante i numerosi proclami contro i poteri forti della finanza lanciati in passato da Meloni, la premier ha prospettato a Fink le possibilità di investimento nelle aziende italiane a controllo statale, a cominciare da Fs ed Autostrade. “La disuguaglianza globale non è mai accidentale – dice Fink a Millennium – piuttosto, è una circostanza deliberata incoraggiata, mantenuta e controllata dalle élite dei Titani tramite decisioni di investimento di capitale e organizzazioni politiche finanziate principalmente dal denaro di cui dispongono. Le prime dieci società di investimento sono inoltre legate tra di loro. Nel 2022 il valore delle partecipazioni incrociate ammontava a 320 miliardi di dollari nel 2022. Queste pratiche di investimento incrociato implicano un attento monitoraggio delle rispettive politiche e una comunanza di interessi reciproci nel mantenimento dello status quo e nella crescita del mercato”.

LEGGI QUI L’INTERVISTA INTEGRALE

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Successivo

I prezzi energetici tornano a scaldarsi con le tensioni in Medio Oriente. In 5 giorni maxi rialzi per petrolio e gas

next