“Ormai lo sa tutt’Italia della mia scelta di venire ad insegnare alle isole Tremiti. Se qualcuno vuol darmi una mano è il benvenuto perché mi sarei aspettata una maggiore collaborazione dalle istituzione per agevolare la mia presenza qui”. A raccontare a Ilfattoquotidiano.it i primi giorni di scuola nell’arcipelago delle Diomedee, è la maestra Michelina Liuzzi, 64 anni, precaria, residente ad Apricena, un cittadina in provincia di Foggia, con un passato tra i banchi a Trento, Ancona, Vico e San Giovanni Rotondo. Nessuno avrebbe mai immaginato che la scuola dell’infanzia delle isole pugliesi riaprisse dopo undici anni ma, quando la comunità aveva ormai perso la speranza, è giunta la buona notizia: “Arriva la maestra”. Una decisione che ha fatto esultare la neosindaca Annalisa Lisci ma anche i vertici della riserva marina che hanno postato la loro felicità sui social.

Tutti contenti a parte Liuzzi che ha dovuto optare per l’isola “liberamente costretta”, come dice lei citando un suo amico sacerdote. “Sapevo che attraverso le graduatorie provinciali di supplenza cui sono iscritta da qualche anno sarei finita in provincia di Foggia, ma non mi sarei mai aspettata un luogo da non poter raggiungere in auto – spiega Liuzzi – Quando una mia amica leggendo il codice meccanografico della scuola mi ha detto che sarei stata destinata qui mi è caduto il mondo addosso ma non mi sono potuta rifiutare”.

L’alternativa è presto riassunta: “Sarei finita di nelle graduatorie d’istituto chiamata a ricoprire il mio ruolo per supplenze temporanee. Mi spiace aver lasciato la mia città, la mia parrocchia, i miei figli…”. L’accoglienza alle Tremiti sta addolcendo la pillola amara: “È stato bello in questi primi giorni stare con i bambini e i loro genitori all’aria aperta. Qui tutti si conoscono. Quando passo per la strada tutti mi salutano. C’è un’atmosfera calda. Mi servirà un po’ di tempo… forse quest’intervista dovrebbe farmela a fine anno per capire com’è andata”.

La maestra Michelina, d’altro canto, ha una vita alle spalle che pare un film: diventata insegnante, ha lavorato fino al 1988 quando poi ha preferito dedicarsi alla famiglia. Tempo dopo – quando è stato di nuovo possibile inserirsi nel mondo della scuola con il solo diploma magistrale – è finita a Trento per qualche anno per poi passare ad Ancona. Solo nell’ultimo periodo era riuscita a rientrare nella sua amata Puglia. Tuttavia, il destino, gli ha riservato un’altra sorpresa con non poche difficoltà che la donna è pronta a superare: “Qui gli affitti sono cari. La sindaca mi ha contattato per ringraziarmi, ma mi ha detto che non poteva fare nulla per me. Le case hanno dei costi alti sia d’estate che in inverno quando arrivano le ditte per fare lavori agli hotel. E poi tornare a casa non è facile. Se prendo l’elicottero che va a Foggia, me lo devo pagare. Se attraverso il mare con il targhetto, devo sperare che non sia mosso”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Supplente per anni a Milano, torno in Sicilia e la mia graduatoria decade: così lo Stato punta sulla meritocrazia?

next