A meno di 24 ore dalla riduzione della squalifica per doping, Thiago Motta e la Juventus hanno già scaricato Paul Pogba? “La società valuterà il da farsi quando arriverà la comunicazione ufficiale. Per quanto mi riguarda è stato un grande giocatore, anche se è da tanto che non gioca. Io sono concentrato su domani, tutto il resto conta poco”. Le parole dell’allenatore bianconero sembrerebbero aver già frenato gli animi di chi sognava un grande ritorno di Pogba all’Allianz Stadium. “È stato”, come a voler dire: “Grazie di tutto ma abbiamo bisogno di altro”. Allo stato attuale, il centrocampista francese ha ancora due anni di contratto con la Juventus ma lo stop forzato a causa della positività al testosterone, gli innumerevoli infortuni e l’ingaggio pesante da 10 milioni di euro a stagione (nonostante da un anno percepisca il minimo salariale pari a circa 2mila euro al mese) potrebbero convincere Cristiano Giuntoli e la dirigenza a prendere decisioni differenti. Ecco il possibile scenario.
Juventus, Pogba non rientra nei piani: si valuta la risoluzione
“Finalmente l’incubo è finito. Non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui potrò di nuovo seguire i miei sogni. Non vedo l’ora di tornare in campo!”. E così, Paul Pogba è pronto a tornare in campo, ma non con la Juventus. O almeno, queste sono le indiscrezioni delle ultime ore: i bianconeri, infatti, vorrebbero aggiungere un accordo con il calciatore per risolvere il suo contratto, rendendolo disponibile a parametro zero. Un addio annunciato, soprattutto per come sono andate le cose dal suo ritorno a Torino. Una cosa è certa: Pogba non rientra più nei piani del club da diverso tempo e la Juventus non può più permettersi di rischiare. Con la “rivoluzione” estiva, la Juventus ora ha bisogno di stabilità: cosa che il francese non potrebbe garantire. Il cambio di numero 10 sulle spalle di Kenan Yildiz è un ulteriore segnale. Secondo il Corriere della Sera il club attenderà le motivazioni della sentenza per capire il futuro del francese. Intanto, Pogba si guarda intorno e valuta i primi interessamenti da Mls e Arabia Saudita. Insomma, comunque lontano dall’élite del calcio europeo.
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Il caso doping che ha coinvolto Pogba
Il 29 febbraio 2024 Pogba era stato condannato a 4 anni di squalifica dal Tribunale antidoping. Era stata accolta la richiesta della Procura antidoping, che aveva condotto l’inchiesta sul centrocampista della Juventus risultato positivo ai metaboliti del testosterone dopo il match contro l’Udinese del 20 agosto 2023, prima giornata dello scorso campionato. Esito confermato anche dalle successive controanalisi. La difesa del giocatore francese ha sempre puntato a dimostrare la non intenzionalità nell’assunzione della sostanza dopante. Pogba avrebbe assunto un integratore su consiglio di un medico statunitense: secondo le ricostruzioni, gli sarebbe bastato leggere il foglio illustrativo del medicinale per sapere che conteneva sostanze a rischio doping. La Juventus già dopo la positività aveva sospeso in via cautelare il pagamento del ricco stipendio (fino a 10 milioni di euro netti, bonus compresi) e Pogba da ormai un anno percepisce il minimo previsto in questi casi, 2mila euro al mese.