La condanna dell’attacco “barbaro” di Hamas contro cittadini israeliani “inermi”. La preoccupazione per la popolazione di Gaza, che “ha diritto ad essere sottratta alle distruzioni e alla violenza della guerra”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene a un anno dalla strage dei miliziani islamisti dopo il quale si è rinfocolato il conflitto in Medio Oriente e ne ha allargati i contorni in termini geografici e tragicamente sotto il profilo delle morti dei civili e della crisi umanitaria nell’area. Mattarella ricorda che quell’attacco ha suscitato anche in Italia “ferma condanna e forte indignazione” e – “nel deplorare nuovamente quel brutale atto terroristico” il presidente partecipa con “commozione al dolore delle famiglie delle vittime”: “Rinnoviamo l’appello affinché le persone prese crudelmente in ostaggio con pratica disumana, vengano liberate e possano ricongiungersi ai loro familiari”.
Mattarella sottolinea tra l’altro “che è più che mai necessario giungere a un cessate il fuoco immediato per porre termine alla sequela di orrori che si sono susseguiti dopo il 7 ottobre e per scongiurare l’allargamento del conflitto, prospettiva che gli accadimenti recentissimi rendono purtroppo vicina e concreta”. Il capo dello Stato esprime preoccupazione per i civili nella Striscia, una popolazione che ha “patito indicibili lutti e sofferenze“. “In questo anno – dice ancora – gli effetti di quella tragedia si sono moltiplicati, investendo incolpevoli popolazioni dell’intera area, mentre si diffondono gravi e inaccettabili recrudescenze di sentimenti di antisemitismo, da condannare e contrastare con determinazione”.
Per il presidente della Repubblica “occorre una definitiva soluzione negoziata tra Israele e Palestina che, con il concorso della comunità internazionale, preveda la creazione di due Stati sovrani e indipendenti. Ciò è indispensabile per garantire pace e sicurezza durevoli ai due popoli e all’intera regione, e per evitare che l’ostilità, l’avversione e il risentimento accumulatisi in questi mesi producano in tutto il Medio Oriente nuove e sempre più drammatiche esplosioni di violenza. È una responsabilità che, se compete, in primo luogo, a israeliani e palestinesi, deve vedere attivi tutti i popoli amanti della pace, affinché l’orrore del passato non si ripeta”.
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La Redazione
Roma, 6 ott (Adnkronos) - Patrimoniale? "Quale? Non e un tabù. Al G20, per iniziativa di Lula, hanno discusso di una iniziativa per i miliardari, una tassazione internazionale o europea". Lo ha detto Elly Schlein a In altre parole.
"Dobbiamo farla bene, non è un tabù, non è un tema generico per niente", ha spiegato la segretaria del Pd.
Roma, 6 ott (Adnkronos) - La proposta di Forza Italia sulla cittadinanza? "Dobbiamo guardarla bene. Noi partiamo di una posizione diversa, che non vuol dire che non siamo disposti a dialogare anche con Forza Italia su proposte concrete. Ne discuteremo, ma non sono disposta a partecipare a dibattiti estivi". Lo ha detto Elly Schlein a In altre parole.
Roma, 6 ott (Adnkronos) - "Noi mediamo. Se gli altri hanno problemi, questi diventano i nostri. E se dobbiamo fare scelte come in Liguria le facciamo". Lo ha detto Elly Schlein a In altre parole.
Roma, 6 ott (Adnkronos) - "Campo largo è una espressione che non ho utilizzato neanche io. Mi interessa una coalizione progressista. Noi abbiamo lavorato con il M5s e con Avs, da soli non bastiamo". Lo ha detto Elly Schlein a In altre parole.
Roma, 6 ott. (Adnkronos) - "Virginia Raggi spieghi a questo punto se sta conducendo una guerra sotterranea per contrastare Conte e sabotare la costituente e soprattutto dica se è stata lei a favorire l'incontro tra Beppe Grillo e l'avvocato Pieremilio Sammarco". Nel Movimento 5 Stelle, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti beninformate, starebbe crescendo l'insofferenza nei confronti dell'ex sindaca di Roma Raggi, componente del Comitato di garanzia pentastellato, considerata da molti la principale esponente, con Grillo, dell'opposizione a Giuseppe Conte e alla linea politica dell'ex premier, che non esclude eventuali alleanze nel campo progressista.
A far deflagrare il sospetto sulle recenti mosse della consigliera capitolina quanto riportato oggi dall'Adnkronos a proposito del primo incontro tra Grillo e Sammarco, una notizia che alimenterebbe la tesi di una "strategia" che "nasce da lontano" e che anziché manifestarsi nelle forme di "posizioni limpide e trasparenti di dissenso politico - dicono le fonti - agirebbe "sottotraccia in sintonia con le posizioni di Grillo" ma senza avere "il coraggio di esporsi" come il garante e chiarire il proprio pensiero agli occhi degli iscritti.
In molti ora, negli ambienti pentastellati, provano a mettere in fila i fatti: il 15 giugno l'incontro all'Hotel Forum tra Raggi e Grillo; il 17 giugno l'intervista al Corriere della Sera nella quale l'ex prima cittadina di Roma invoca un "ritorno alle origini"; il 10 settembre l'ospitata in tv da Maria Latella, per lanciare un messaggio a Conte ("se lo statuto dà dei poteri a Beppe Grillo e lui li esercita fa bene"). Segue poi la pubblicazione della corrispondenza tra Conte e Grillo sui giornali (Corriere della Sera e Il Foglio, siamo metà settembre) e il post social del 17 settembre, dove Raggi - per smentire le voci sul fatto che fosse stata lei a divulgare le mail - dichiara di non voler prendere "la guida di nessun partito" né di voler "partecipare a congiure di palazzo". Parole che non avrebbero scacciato i dubbi di Campo Marzio, dove ancora ci si chiede come sia partita la fuga notizie sullo scambio delle pec, dopo che anche dall'entourage di Grillo era giunta la conferma di non aver diffuso nulla. In aggiunta filtrano i timori per un presunto tentativo della Raggi di spingere il Comitato di garanzia a schierarsi con Grillo per boicottare lo svolgimento dell'Assemblea costituente. Sempre le medesime fonti, poi, si starebbero chiedendo chi abbia diffuso tra alcuni consiglieri comunali la notizia che Grillo avrebbe aperto a un superamento della regola dei due mandati solo per gli eletti nei Comuni.
Infine, la questione del coinvolgimento dell'avvocato Pieremilio Sammarco, per il quale Raggi ha lavorato in passato. L'incontro tra Grillo e il legale sarebbe stato propiziato proprio dall'ex sindaca, facendo rimbalzare una domanda: "Raggi ha partecipato all'incontro tra i due per preparare la causa contro Conte?". Offensiva legale che, scrive l'Adnkronos in un retroscena odierno, si sarebbe arenata sia per questioni economiche (la parcella chiesta da Sammarco a Grillo) che per ragioni di opportunità. Nel parere chiesto dal comico genovese, il professor Sammarco avrebbe infatti spiegato che pur essendoci buone possibilità per 'sfilare' il simbolo M5S all'associazione presieduta da Conte, le speranze del garante di impugnare il voto degli iscritti su simbolo e doppio mandato sarebbero ridotte al lumicino.
Roma, 6 ott (Adnkronos) - A Portinda "Orban è arrivato in aereo e non ha avuto problemi. Altrimenti in treno ne avrebbe avuti, visto che Salvini fa tutto meno che occuparsi di ferrovie". Lo ha detto Elly Schlein a In altre parole, su La7.
Salvini "l'ho visto circondato da due alleati molto sbagliati: Orban, che isola l'Italia, e Wilders, che diceva non un centesimo all'Italia. Non mi stupisce che lo definiscano un eroe. Ma così non si fanno gli interessi dell'Italia", ha aggiunto la segretaria del Pd.
Roma, 6 ott (Adnkronos) - "Usciamo dall'ipocrisia. Quando si parla di due popoli e due Stati, a proposito di Medioriente, bisogna ammettere che se ci sono due popoli, quello di Israele e quello palestinese, non esistono due Stati. Israele è uno Stato, una democrazia, dove si vota e dove ci sono Istituzioni rappresentative. La Palestina non è uno Stato. È un popolo sequestrato dalla banda di terroristi assassini di Hamas". Lo dice il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
"Finché il popolo palestinese non caccerà via Hamas, non si ribellerà, rivendicando libertà, democrazia e autodeterminazione, non potrà proporsi come uno Stato democratico. I palestinesi si liberino di Hamas. Oggi abbiamo due popoli e uno Stato, quello di Israele. Tocca ai palestinesi cacciare la setta fondamentalista e dotarsi di una democrazia. Finché questo non avverrà avremo due popoli ma un solo Stato, quello di Israele", aggiunge Gasparri.
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