“Comando io, sono io il boss e tutti gli altri lavorano per me“. Le parole di Zlatan Ibrahimovic di qualche settimana fa, ai microfoni di Sky prima di Milan-Liverpool, avevano fatto discutere soprattutto per il tono. La superbia che ha sempre contraddistinto l’ex calciatore svedese non era stata gradita nemmeno dai tifosi rossoneri, che vorrebbero un dirigente meno appariscente e più serioso per il loro Milan. Così poco ci si era concentrati sul contenuto delle parole di Ibrahimovic: “Qui comando io”. Una dichiarazione che non corrisponde al vero, perché ad oggi l’ex attaccante è di fatto un consulente dell’amministratore delegato Giorgio Furlani. A ricordalo è stato proprio uno scatto pubblicato su Instagram in cui viene mostrato l’organigramma del Milan: il nome “Giorgio” compare subito sotto quello del patron dei rossoneri, Gerry Cardinale. Mentre il nome Zlatan è scritto più in basso. Come a dire: ecco chi comanda davvero.

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La foto è stata pubblicata da Anita Elberse, professoressa all’Harvard Business School ed esperta in business dell’intrattenimento, media e sports. L’economista una settimana fa è stata a Milanello perché ha dedicato un suo recente studio al club rossonero, visto che proprio Furlani è stato un suo alunno ad Harvard: “Era uno studente del mio primo anno di corso quasi vent’anni fa”, ha scritto Elberse nella didascalia del post. Poi ha aggiunto: “È stato davvero fantastico poter intervistare ex star come Franco Baresi e Daniele Massaro, per i quali ho tifato quando giocavano al fianco di Van Basten, Rijkaard e Gullit tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. Ed incontrare anche la leggenda Zlatan Ibrahimovic“.

Elberse infatti ha pubblicato varie foto, compresa quella con Ibra. Ma la più significativa è appunto quella al fianco del suo ex studente Furlani: entrambi con la mano indicano il nome “Giorgio” scritto sulla lavagna. E’ lui oggi il vero boss al Milan. Con buona pace di Ibrahimovic, che aveva risposto così a Zvominir Boban. Il croato, a sua volta ex calciatore ed ex dirigente rossonero, aveva voluto avvertire lo svedese: “Detto ciò, ora non ho capito cosa fa, quali sono le sue responsabilità e le sue competenze per poterlo giudicare. Spero le abbia capite lui, perché alla fine, sarà lui quello giudicato, mica Moncada“. Quello di Geoffrey Moncada è l’altro nome che compare sotto a quello di Furlani e al fianco di Ibra.

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