Basso si era laureato in Scienze naturali all'università di Padova nel 2018 con una tesi dedicata proprio alla sua patologia e alle terapie esistenti per rallentarne il decorso
È morto Sammy Basso. Il biologo veneto, affetto da una malattia rara, la progeria, si è spento all’età di 28 anni. A dare la notizia, con un post su Facebook, l’Associazione che porta il suo stesso nome: “5 ottobre 2024, oggi la nostra luce, la nostra guida si è spenta. Grazie Sammy per averci resi partecipi di questa vita meravigliosa.Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto”.
Basso si era laureato in Scienze naturali all’università di Padova nel 2018 con una tesi dedicata proprio alla sua patologia e alle terapie esistenti per rallentare il decorso della malattia. Il 28enne, il più longevo malato al mondo affetto dalla sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford, aveva anche fondato l’Associazione italiana progeria Sammy Basso insieme ai genitori.
La sua patologia, che proprio Sammy ha contribuito a far conoscere al mondo, causa l’invecchiamento precoce delle cellule e dell’organismo, ma non del cervello. Nato nel 1995 a Schio, la malattia gli venne diagnosticata fin da piccolo, a due anni e qualche mese. Come si sottolinea sul sito della stessa associazione, Sammy Basso era “conosciuto per le molte apparizioni televisive e interviste riguardo l’attività dell’associazione e riguardo la sua malattia” e “diventa particolarmente conosciuto in Italia dopo la messa in onda del docu-film National Geographic intitolato ‘Il Viaggio di Sammy’, che racconta il suo viaggio lungo la Route 66, negli Usa, da Chicago a Los Angeles, con i genitori ed uno dei suoi migliori amici, Riccardo”.